Lukaku in difficoltà, ma farne un parallelismo con Icardi è un grosso errore

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Uno degli errori più grandi, sponda Inter, che si possa compiere in questo momento è secondo me quello di affossare Lukaku facendogli volteggiare sulla testa il fantasma di Icardi. Sarebbe un errore madornale di tutto l’ambiente nerazzurro. Che il belga, ex United, non stia giocando a livelli altissimi e che abbia deluso soprattutto nella gara contro la Juve, è un dato di fatto. Un concetto banale. Ma 3 gol in 7 partite di cui uno decisivo contro il Cagliari (seppur su rigore) e uno pesante e bellissimo nel derby, non sono proprio un bottino scadente. Ma poi perchè invocare il fantasma di Icardi? L’argentino in un campionato di serie B, come quello francese, ha giocato pochissimo e segnato ancora meno (un gol in due partite). Oltre al gol decisivo firmato da due metri contro il Galatasaray in Champions. Nessuno dei due sta attraversando una clamorosa forma fisica. Farne un parallelismo è un errore gigantesco. E in tanti hanno provato l’ardito paragone dopo che l’argentino aveva firmato il gol del raddoppio contro l’Angers (mica il Real Madrid) e il belga era rimasto a bocca asciutta contro la Juventus, non proprio la squadra più semplice da affrontare. Peraltro, se ci fermiamo al bottino personale, al momento neppure Cr7, Piatek e l’acclamatissimo Higuain, hanno numeri superiori a quelli collezionati da Lukaku. Farlo diventare in un colpo solo un bidone è un’esagerazione tutta italiana. Il belga, non ancora scintillante nella sua forma fisica, diventerà un fattore nel prosieguo del torneo, non solo per i gol, ma soprattutto per il lavoro “sporco” di cui il gioco di squadra necessita. Il tempo dirà se l’acquisto sarà stato azzeccato, ma etichettarlo già adesso come un fallimento è prematuro oltre che sbagliato. E soprattutto non ha senso paragonarlo a Icardi e ai numeri che l’argentino metterà insieme in un campionato molto meno competitivo come quello francese.

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