BUSTO ARSIZIO – Solo il sindaco, il prevosto e un cugino hanno potuto assistere alla cerimonia funebre per il dottor Roberto Stella, il medico di Busto Arsizio deceduto all’ospedale Sant’Anna di Como dopo aver contratto il coronavirus. Per i familiari più stretti, che sono in isolamento al loro domicilio da più di una settimana, in quanto contatti diretti del contagiato, al dolore per la perdita del caro si è aggiunto anche lo strazio di non poterlo nemmeno salutare prima della sepoltura.
La cerimonia
Non si è svolto un vero e proprio funerale per Roberto Stella, 67 anni, medico di medicina generale e presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Varese. Nel rispetto delle disposizioni previste dai decreti per il contenimento del contagio da coronavirus, ieri pomeriggio, 13 marzo, la salma del medico bustocco è stata accompagnata al cimitero con una benedizione e una breve preghiera all’ingresso del camposanto principale di Busto Arsizio. Una cerimonia riservata ai familiari stretti, che però non possono ancora uscire di casa e che si sono fatti rappresentare per l’occasione da un cugino del medico e dal sindaco Emanuele Antonelli, amico di famiglia. È quest’ultimo che ha permesso di “avvicinare” la moglie e i figli del dottor Stella al momento dell’addio, non solo idealmente, chiamandoli per rincuorarli con le sue parole di cordoglio a nome della città e con quelle di benedizione di monsignor Severino Pagani.
Il ricordo del sindaco
La salma del dottor Stella è stata poi trasportata al tempio crematorio. E quando la situazione sarà stabilizzata verranno recitate delle Messe a suffragio dei defunti di cui non è stato possibile effettuare la cerimonia. «Non ho parole per esprimere il dispiacere che sto provando e posso solo immaginare il dolore che stanno vivendo non solo i tuoi familiari, che stringo in un abbraccio affettuoso e fraterno, ma anche tutti i tuoi pazienti – il ricordo del sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli che si aggiunge ai tanti messaggi giunti da più parti – era sempre disponibile, capace di assistere tutti con un’attenzione e una professionalità encomiabili. Sempre empatico, sempre vicino alla sofferenza. Ma anche sempre fiducioso nelle risorse della scienza e della medicina. E lo è stato fino alla fine. Caro Roberto, Busto ti saluta e soprattutto ti ringrazia; il tuo esempio non sarà certo dimenticato».