Nell’ex Coop di Magnago sorgerà la nuova biblioteca

magnago biblioteca ex coop

MAGNAGO – Uno spazio pensato per i singoli e la collettività, dove le parole d’ordine saranno cultura ed aggregazione. Perché dopo anni e anni di discussioni e dibattiti, la cosiddetta area “ex Coop” in piazza San Michele a Magnago finalmente può guardare al futuro con occhi diversi. La parola fine, insomma, sembra essere davvero vicina e il segnale più importante è arrivato nelle scorse ore quando l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Carla Picco ha ufficialmente presentato alla cittadinanza il nuovo progetto appunto di quella struttura.

Spazi per la cultura e l’aggregazione

Un riqualificazione a 360 gradi, alla fine (prevista nella proposta del programma integrato di intervento per il recupero dell’area dismessa ex Focrem), che vedrà, da una parte, nascere proprio lì la nuova biblioteca, dall’altra contemporaneamente nuovi spazi, come detto, per la cultura e l’aggregazione. Più nello specifico, l’edificio avrà una parte esterna, aperta verso la piazza a disposizione della cittadinanza dove potersi fermare per leggere, stare insieme ed anche rilassarsi; quindi al piano terra ecco una zona polifunzionale (che potrà essere utilizzata per conferenze, incontri, iniziative, ecc…), la reception, l’area bimbi e i bagni, fino ad arrivare al primo piano con la biblioteca nella sua specificità, ossia con gli scaffali per i libri e il posto per la consultazione e la lettura.

Ridare vitalità al centro cittadino

«Un progetto certamente importante che nasce nell’ottica di ridare quella vitalità al centro cittadino purtroppo andata persa nel tempo – commenta il sindaco Carla Picco – L’idea di fondo è proprio questa, creare un’area di cultura nel cuore del paese. Sui tempi di realizzazione, poi, diciamo che probabilmente nel giro di due anni potrebbe essere pronta. Mentre per quanto concerne l’attuale struttura della biblioteca, nel parco Lambruschini, ci tengo a precisare che non sarà abbandonata a se stesso, bensì verrà recuperata per ampliare la sala conferenze (ciò sarà possibile in quanto trasferendo la biblioteca si vengono a liberare gli spazi oggi occupati) cercando di darle un taglio di polifunzionalità, senza dimenticare ovviamente le associazioni che già ci sono. Lo ribadisco di nuovo: lo stabile non sarà dimenticato, anzi verrà rivalutato per dare ai magnaghesi un’altra area di valore per il paese».

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