Malnate fa scuola in tutta Italia: sindaci in campo per la campagna vaccinale

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MALNATE – In un giorno sono state vaccinate a domicilio 176 persone: «Grandi anziani, tra cui anche una 104enne, persone con disabilità o gravi patologie e quindi impossibilitate a muoversi», spiega il sindaco Irene Bellifemine (nella foto mentre, in qualità di infermiera volontaria, vaccina la signora Ida ultima grande anziana a ricevere Moderna sabato scorso) alla guida del Comune di Malnate che da sabato scorso fa scuola in tutta Italia.

L’Italia chiama Malnate

Come conferma il primo cittadino: «Ci stanno contattando i sindaci di tutta Italia – spiega Bellifemine – Per capire come ci siamo organizzati e per replicare il modello malnatese. Anche il sindaco della mia città natale, Molfetta, ha dichiarato che quella tracciata in provincia di Varese sabato scorso è la strada da seguire. Dando i sieri ai sindaci, al territorio, davvero è possibile accelerare i tempi della vaccinazione di massa in modo esponenziale. Malnate ha circa 1.300 grandi anziani: con il sistema applicato sabato in pochi giorni riusciremmo a vaccinarli tutti». Quello che Bellifemine ha fatto a Malnate è stato creare una rete attingendo alle risorse del territorio. 

La rete territoriale

«E’ stato un lavoro comune – spiega il sindaco – Realizzato in collaborazione con Ats Insubria, Asst Sette Laghi, Protezione Civile, Sos Malnate, medici di base, polizia locale, carabinieri e carabinieri in congedo. Tanti i medici e gli infermieri che si sono fatti avanti come volontari sia a Malnate che in altri comuni limitrofi. Ogni passo è stato preventivamente pianificato. I medici di base hanno indicato i pazienti che necessitavano della vaccinazione a domicilio: sono loro che conoscono il territorio. Il loro coinvolgimento nella campagna vaccinale è fondamentale. Sabato abbiamo dimostrato che questa è la strada ed è una strada possibile». Un risultato straordinario soprattutto se contrapposto ai disastri organizzativi registrati da Regione Lombardia che hanno portato al licenziamento di Aria. Il modello Malnate potrebbe essere la soluzione.

I sindaci sono la soluzione

«Sabato abbiamo utilizzato il vaccino Moderna – spiega Bellifemine – Più stabile e quindi più adatto ad essere trasportato e più indicato per la tipologia di soggetti che andavamo a vaccinare. Siamo riusciti a vaccinare a domicilio 176 persone in 10 ore. Ma in una situazione di normalità, quindi senza la necessità di raggiungere i pazienti a domicilio e potendo utilizzare tutti i vaccini disponibili, saremmo in grado in poche settimane di somministrare il siero non soltanto a tutti gli over 80 malnatesi, ma anche ad arrivare alla fascia over 70. Per risolvere i problemi che si stanno riscontrando nell’ambito della campagna vaccinale, in particolare in Lombardia, si riparta dai sindaci». E oggi quello malnatese è diventato “il modello” da replicare in tutta Italia. E i primi ad averlo capito sono proprio i sindaci da nord a sud che stanno contattando Malnate per capire come potersi a loro volta organizzare. E il 17 aprile il “miracolo” malnatese vedrà un bis: «Ci siamo già organizzati per i 176 richiami a domicilio – conclude Bellifemine – E speriamo poi di essere coinvolti nella vaccinazione di massa: se ci danno i vaccini noi siamo pronti».

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