Allarme malaria a Malpensa. I sindacati: «Nessuna informazione ai lavoratori»

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MALPENSA – Caso di malaria a Cargo City. I medici: nessun allarmismo, «La patologia non è trasmissibile per via aerea». Renzo Canavesi, sindacalista Cub: «Si è nascosto l’ovvio. Scatenando la preoccupazione tra i lavoratori. Meglio sarebbe stato spiegare per evitare inutili preoccupazioni». La conferma arriva direttamente dal presidio ospedaliero di Gallarate: sabato, 20 luglio, un giovane ghanese di 24 anni, dipendente di una cooperativa che opera all’interno di Cargo City si è sentito male. «Malaria», hanno sentenziato i medici. Curabile, per fortuna, tanto che il giovane è arrivato in ospedale in codice verde. Non è in pericolo di vita.

«Deve andare tutto bene per il bridge»

Il ragazzo sarebbe rientrato da una vacanza nel paese natale: sarebbe stato male per tre giorni prima di cedere, sabato, alla malattia. «Basta consultare un testo di medicina di base – spiegano gli infettivologi – Per capire come questa patologia non sia trasmissibile da uomo a uomo». Non è un raffreddore: se qualcuno affetto da malaria starnutisce non trasmetterà il virus a altri. Il veicolo è un zanzara: «Non facciamo allarmismi inutili. Non c’è alcun rischio di epidemia», aggiungono i medici. Tuttavia la paura l’ha fatta da padrone in questi giorni a Cargo City: «Complice la mancanza di informazioni – dice Canavesi – E’ statodetto di tutto. Questa mattina – ieri per chi legge – sono venuti anche a disinfestare. C’è chi ha parlato di quarantena, chi ha chiesto ma non ha avuto informazioni. Eppure sarebbe bastato dire chiaramente ciò che era successo, facendo tutte le precisazioni del caso, per evitare che la paura si diffondesse tra i lavoratori». Canavesi chiama in causa il bridge: «Non si vogliono agitare gli animi perché tutto deve andare bene. Sarebbe bastata una corretta informazione per evitare che i lavoratori si preoccupassero».

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