MALPENSA – Il numero di assistenze per i disabili negli scali di Malpensa e Linate ha visto un calo di 167mila richieste nel 2020. Un rapporto, quello fatto con il 2019, che conferma la forte diminuzione di passeggeri che hanno transitato nei due scali di Milano, a causa delle restrizioni della pandemia. I dati parlano chiaro: 237mila le assistenze erogate due anni fa, contro le 70mila dello scorso anno.
Numeri sotto la media
Se nel 2019 si parlava di un numero di richieste di assistenza «di cui eravamo – e siamo tuttora – orgogliosi», mette in chiaro il gestore aeroportuale Sea, il 2020 ha inevitabilmente subito la crisi del trasporto aereo. La riduzione del traffico del 74% del 2020 ha inciso sensibilmente sul numero delle assistenze erogate fino a «un terzo rispetto l’anno prima». Ma anche in questo caso non mancano i motivi per parlare risultati ottenuti. Infatti, in questi dati «sotto la media» si nascondo i motivi che hanno spinto i passeggeri a spostarsi in aereo nell’ultimo periodo di stop generale: «Nella quasi totalità dei casi si è trattato di viaggi urgenti, dovuti a motivi di salute, di persone che avevano un’assoluta necessità di viaggiare». E si tratta di «un aspetto fondamentale», a conferma che «l’assistenza è stata garantita grazie all’impegno costante dei nostri colleghi».
Il lavoro dei dipendenti
Non sono mancati gli stimoli per lavorare, sulla base della formula che «ogni passeggero conta». Il riferimento va all’impegno dei dipendenti, che «hanno continuato a spendersi sin dall’inizio della pandemia come e più di prima, nonostante le difficoltà». E nonostante fossero «consapevoli della loro maggiore responsabilità e dei rischi che un lavoro così fisico può inevitabilmente comportare, per sé stessi e per le persone assistite, per quanto non manchino le precauzioni».
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