Malpensa, il Cargo crolla del 7%. Ma Sea rassicura: «Un rimbalzo che ci può stare»

Malpensa cargo crolla sea

MALPENSA – Nel 2018 il settore merci di Malpensa ha perso il 2,9% di volumi trasportati rispetto all’anno precedente. E il 2019 è iniziato ancora peggio, cedendo il 6,8% rispetto al primo trimestre del 2018. Che succede alla Cargo city dell’aeroporto varesino? I numeri negativi non spaventano Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, analizzando un segno negativo che, tra i capannoni a sud dell’aeroporto, non si vedeva da 10 anni.

Il Cargo a Malpensa cede il 7%

«Il cargo è, innanzitutto, un anticipatore del trend economico generale», spiega Brunini. La riprova sta nel fatto che il calo alla Cargo city è cominciato molto prima che in Italia si parlasse della revisione al ribasso delle prospettive di crescita dell’economia. E siccome da Malpensa passa oltre la metà delle merci trasportate via cielo in Italia, se il sistema Paese rallenta, di conseguenza rallenta anche l’attività alla Cargo City, dove Brunini stima di chiudere il 2019 con una flessione del 7 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti. Senza però fare drammi: «Il cargo, rispetto al traffico passeggeri, è molto più sensibile ad alti e bassi. Probabilmente è cresciuto troppo in precedenza, un rimbalzo dunque ci può stare. Sommato alla congiuntura, è un dato che non ci sorprende».

Ma la ripresa è dietro l’angolo

I dati sono negativi ma Brunini predica tranquillità: «Non siamo preoccupati». I motivi sono almeno due. Il primo è la risposta immediata dei player che non retrocedono di un millimetro («Non abbiamo meno aerei in piazzale, abbiamo semplicemente aerei meno pieni»), il secondo riguarda le prospettive future con una serie di investimenti già programmati. Il più importante è il maxi hub di Dhl (il più grande del Sud Europa) in fase di costruzione. «Quando sarà operativo ci saranno più aerei e daranno una nuova spinta al comparto».

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