Malpensa, primo sciopero contro le 60 esternalizzazioni di Sea

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MALPENSA – Esternalizzazioni in Sea, i sindacati di base (Flai, Adl, Cub Trasporti e Usb) hanno indetto la prima azione di sciopero il 18 gennaio dalle 12 alle 16. I rappresentanti dei lavoratori contestano la decisione di Sea di cedere il ramo d’azienda relativo ai sistemi informativi Ict che comporterà l’uscita dal perimetro aziendale di 60 lavoratori. «Se toccano uno, toccano tutti. Diciamo no alla svendita di Sea».

Contro le scelte aziendali

Di seguito la nota integrale firmata da Adl, Usb, Cub Trasporti e Flai:

SEA S.p.A (società esercizi aeroportuali), attraverso una convenzione con ENAC, ha la gestione del servizio aeroportuale Milanese.
SEA, ricordiamo, fino a pochi anni fa qualche anno era di proprietà del Comune di Milano quindi interamente pubblica, con la concessione da parte dello stato italiano del servizio aeroportuale milanese, opera quindi a Malpensa e Linate in regime di monopolio.

La dirigenza dopo aver venduto buona parte delle azioni SEA ai privati,(F2I) ed aver esternalizzato parecchie attività strategiche, come parte della vigilanza e del servizio di terra, ora con una “operazione lampo”, gli amministratori di Sea si apprestano a cedere ai privati anche i sistemi informativi degli aeroporti Milanesi con le scusa delle attività Core o non Core Business, con buona pace dei diritti dei lavoratori e della buona occupazione.

Nella sostanza quindi gli amministratori locali lombardi, che ricevono dallo Stato la gestione di un settore strategico, piano piano lo stanno “svendendo” ai privati in nome del profitto, facendosi reali responsabili del dilagante precariato anche in un settore delicato come l’aeroporto.

SEA ieri ha comunicato la cessione di ramo d’azienda temporanea per poi procedere con la vendita al miglior offerente di una parte dei sistemi informativi (ict), quindi 60 persone saranno esternalizzate senza nessuna ricollocazione all’interno del perimetro aziendale.
È la prima volta che questo succede in SEA, nelle precedenti esternalizzazioni o vendite, (vedi Pulizia Aerea, Biglietterie, Parcheggi), c’è sempre stata la ricollocazione del personale all’interno del gruppo SEA. Questo è un precedente molto pericoloso, è l’inizio della fine della SEA che tutti noi conosciamo.
È evidente a tutti che l’amministratore aeroportuale del fondo F2I e di tutto il gruppo dirigenziale hanno come mission il completamento della privatizzazione di SEA e il suo smembramento, pezzo per pezzo e la svendita di tutti i lavoratori.
Questa operazione riguarda tutti, nessuno escluso. Nel futuro imminente nessuno di si salverà da questa modello di business pirata.
Dobbiamo unire le forze, sapendo che oggi tocca ai colleghi dei sistemi informativi e domani toccherà a qualcun altro. Essere solidali e partecipare ad ogni futura iniziativa di lotta per la salvaguardia del posto di lavoro è di vitale importanza.

Sea esternalizza l’ICT: la protesta dei lavoratori di Malpensa e Linate

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