Malpensa, aprile da record. Mai così tanti passeggeri nella storia dell’aeroporto

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MALPENSA – Un aprile così, a Malpensa, non si era mai visto in settant’anni di attività aerea. Sono stati esattamente 2.049.678 i passeggeri che sono transitati dallo scalo della brughiera lo scorso mese, esattamente il 9 per cento in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, periodo in cui il boom del traffico aereo era già in notevole ascesa.

Obiettivo 23 milioni

Sono numeri sorprendenti quelli diramati ieri da Giulio De Metrio, Ceo di Sea, questa mattina durante la presentazione del volo quotidiano di Air Italy per New York Jfk, inaugurando così la nuova rete di collegamenti internazionali della compagnia e la prima destinazione aperta verso gli Stati Uniti. Proprio gli investimenti su Malpensa della ex Meridiana dovrebbero spingere ancora più in su la crescita di Malpensa, un aeroporto che già aveva chiuso il 2017 con 22.036.906 passeggeri, ovvero con un balzo in avanti del 14,1 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti. E la rincorsa sembra inarrestabile.  “Nei primi cinque mesi dell’anno – ha reso noto De Metrio – siamo cresciuti di un ulteriore 11,1 per cento. Secondo le nostre previsioni, chiuderemo l’anno superando la soglia dei 23 milioni di passeggeri. Ed è una crescita solida, sana e organica».

L’inarrestabile avanzata

Soltanto lo scorso 24 novembre la banda  suonava “When the saints go marching in” davanti ai check in di Emirates per festeggiare il venti milionesimo passeggero, un traguardo arrivato dieci anni dopo il dehubbing e il rischio di una crisi irreversibile per l’aeroporto. E invece il prossimo novembre i passeggeri a Malpensa potrebbero già aver superato quota 23 milioni. Un effetto delle low cost? Sicuramente, ma non solo. I numeri dicono che il merito, nonostante quello che potrebbe apparire da un’analisi superficiale, non è da attribuire soltanto allo storico sbarco di Ryanair, avvenuto a dicembre 2015. Certo, la presenza della regina delle compagnie a basso costo con ben sedici collegamenti attivi incide, ma rappresenta soltanto un quinto di uno sviluppo totale che a Malpensa sta avvenendo su tutti e tre i fronti: collegamenti nazionali, area Schengen, intercontinentali. In particolare i voli fuori dalla Ue, che poi sono quelli più redditizi, nel 2017 hanno fatto segnare un incremento del traffico di quasi il 18 per cento, nonostante l’instabilità politica in Turchia e la perdurante crisi del turismo sulle coste nordafricane non siano certo capitoli chiusi. Sono ancora troppo pochi, ma sono in netto miglioramento, anche i collegamenti nazionali. Air Italy, che ha scelto di trasformare Malpensa nel suo hub, aiuterà a migliorare anche in questo settore. Soltanto per il 2017, ha aperto voli verso Roma, Napoli, Palermo, Catania e Lamezia Terme.

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