Beppe Sala al ministro: «Non è il momento di riaprire il T2 di Malpensa»

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MALPENSA – «A oggi abbiamo un solo terminal aperto a Malpensa e con gli attuali flussi riteniamo che per il momento vada tenuto aperto un terminal». Il sindaco di Milano Beppe Sala, lo ha detto oggi, 30 maggio, a margine dell’Assemblea generale di Assolombarda. E lo ripeterà tra poche ore nel faccia a faccia previsto con il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, quando farà il punto delle risorse del Pnrr per Milano. 

Il T2 resta chiuso

Di rado il sindaco di Milano (il Comune è azionista di maggioranza di Sea) interviene sulle vicende legate all’aeroporto intercontinentale della brughiera. Ma stavolta la partita non è secondaria perché vale 6 milioni di euro annui. Tanto costa infatti mantenere attivo il T2, per cui Enac chiede la riapertura immediata. La direzione centrale Programmazione economica e Sviluppo infrastrutture lo ha scritto nero su bianco lo scorso aprile, bocciando il piano di Sea che prevede la chiusura della seconda aerostazione sino al 2026. 

La richiesta al ministro 

A giudicare dalle dichiarazioni di Sala, il braccio di ferro con Enac è ancora in atto e interpellando il ministro spera di chiudere la vicenda una volta per tutte.  «Abbiamo – dice – una discussione aperta con Enac che ipotizza la riapertura del terminal oggi chiuso, ma noi poi dobbiamo fare anche i conti con l’economicità dell’operazione. Aumentando il traffico sarà necessario, al momento noi riteniamo che non sia ancora necessario». 

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