MALPENSA – Enac chiede la riapertura del Terminal 2 di Malpensa mettendo in atto da subito tutte le attività e opere necessarie per ristabilirne la piena operatività. La direzione centrale Programmazione economica e Sviluppo infrastrutture lo scrive in una lettera – che sta circolando negli ambienti aeroportuali – indirizzata a Sea, bocciando il piano che prevede la chiusura della seconda aerostazione sino al 2026.
La riorganizzazione del T1
Soltanto una settimana fa, in Commissione Malpensa a Gallarate, i vertici Sea spiegavano che riaprire il T2 sarebbe una scelta antieconomica e inutile, in quanto gli attuali volumi di traffico (9,6 milioni di passeggeri) sono gestibili dal T1, che di passeggeri ne può ospitare 30 milioni. «A meno che qualcuno ci obblighi, al momento dunque resta chiuso», fu la chiosa dell’intervento. Quel momento sembra arrivato, visto che l’Ente nazionale per l’aviazione civile sembra essersi espresso in maniera categorica bocciando la proposta di riorganizzazione di Malpensa.
Il T1 sarebbe in grado di accogliere la domanda di traffico attesa al 2026, senza la necessità di prevedere nuovi interventi che incrementino la capacità del Terminal a meno della riconfigurazione del satellite A con l’incremento del numero di gate, l’eliminazione dei pontili di imbarco e l’installazione di scale per consentire l’imbarco a piedi. Il satellite A verrebbe pertanto destinato ad ospitare voli low-cost.
La riapertura del T2
Ma questo è un piano su cui Enac non sembra disposto a dare il via libera. Tale modifica, in uno scenario di medio periodo, viene considerata assolutamente non necessaria perché la domanda di traffico low cost prevista nel breve periodo può essere integralmente accolta semplicemente attraverso la riapertura del T2. L’ente considera inoltre non condivisibile la scelta di prolungare la chiusura alla luce delle attuali previsioni di ripresa del traffico. Il ruolo strategico a Malpensa dagli strumenti di pianificazione nazionale impone che non sia messa in secondo piano la possibilità di supportare e favorire i collegamenti intercontinentali.
Bisogna ora vedere se ci sono ancora margini di trattative o se questa è la parola fine di Enac.