MARNATE – «I lottizzanti hanno firmato una convenzione per avere dei lotti di spazio verde in via Pertini e ora si ritroveranno una discarica, e la manutenzione del verde è a carico loro». Questa la denuncia del capogruppo di opposizione di Per Marnate, Roberto Pozzoli che al consiglio comunale di ieri, sabato 26 giugno, ha presentato una mozione per revocare in autotutela la delibera con la quale si approvava la nuova destinazione dell’isola ecologica in via Pertini.
Lottizzanti “costretti” a pagare
Tra fondi che mancano, e che in realtà l’amministrazione ha assicurato di avere, bandi andati male e luogo di realizzazione, il progetto per realizzare la nuova discarica a Marnate continua a far discutere in paese. Infatti, se inizialmente la struttura si sarebbe dovuta costruire in fondo a via Kennedy, vicino al campo sportivo, lo scorso aprile la giunta Galli ha deciso di spostarla tra via Pertini e via Landini.
Notizia che non era stata ben accolta dalla minoranza di Per Marnate che ieri è tornata all’attacco, rifacendosi in particolare a una convenzione firmata tra il Comune e i lottizzanti nel 2009 e poi integrata nel 2011. «Secondo questo documento – ha spiegato Pozzoli – quest’area dovrebbe essere destinata a verde, e invece i cittadini si ritroveranno una discarica. Senza contare il fatto che i lottizzanti sono obbligati a sostenere le spese di manutenzione». Il capogruppo di opposizione ha quindi denunciato il fatto che l’amministrazione voglia costruire la piazzola senza modificare la convenzione «che è ancora in atto e senza coinvolgere i lottizzanti, che volendo potrebbero anche far causa al Comune».
Andate in autotutela
Insomma, la richiesta di Per Marnate è che venga fatto un atto di autotutela per revocare la delibera del 24 aprile 2021 ed evitare inghippi legali e poco piacevoli. Il sindaco, però, rimane ferma nella sua decisione. «La nostra è stata una scelta politica e non torniamo indietro, perché la discarica si farà in via Pertini». A sostenerla è anche il consigliere Gianluigi Guzzetti, che ricorda che «nel momento in cui viene fatta una convenzione il Comune diventa proprietario del lotto, quindi possiamo decidere di cambiare destinazione. In più dove c’è il campo sportivo magari in futuro sorgerà una palestra», conclude.
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