A Marnate il sindaco non si ricandida per colpa della cognata. E della Lega

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MARNATE – Un passo indietro. A causa della cognata e per colpa della Lega. Marco Scazzosi, sindaco uscente ha deciso di chiamarsi fuori: non si ricandiderà alle prossime elezioni comunali. Per questioni di affetti famigliari e anche per motivi politici. E lo fa, dice lui, «non per paura», ma per un bene superiore: «Non voglio spaccare né la mia famiglia e neppure il paese». Insomma sfidare la cognata Elisabetta Galli che si è candidata da avversaria e la Lega, che dopo la rottura dell’alleanza di governo del paese ha puntato sulla cognato del sindaco, sarebbe una partita troppo pesante. E dall’esito incerto. Soprattutto sotto il profilo degli affetti e dei legami famigliari.

Scazzosi annuncia il ritiro della sua candidatura con un comunicato stampa in cui mette sul tavolo tutte le riflessioni fatte in questi giorni tormentati. E non risparmia stoccate, anche senza mai citare esplicitamente la Lega, al Carroccio di Marnate. «Per la mia ricandidatura – scrive Scazzosi – avevo posto come condizione il proseguimento della linea politica e amministrativa che vedeva la presenza nella lista civica di una formazione politica che, pretestuosamente, invece si è chiamata fuori addebitandone la causa alla mancanza di un non meglio precisato atto reverenziale nei loro confronti. Si è sentita in tal modo ignorata, trascurata. Invece non aspettava altro pretesto per cambiare campo e casacca. Auguri anche a loro. Attenzione però che i concittadini elettori non si possono così tristemente ingannare anche perché soprattutto nelle scelte amministrative conoscono bene chi gli sta dinnanzi a chiedere il voto e gli inganni difficilmente, anzi quasi mai, hanno successo».

Ma il passo indietro è stato dettato anche da motivi famigliari. La candidatura della cognata di Scazzosi, Elisabetta Galli, per la lista avversaria che sta costruendo proprio la Lega un gruppo di civici e, si dice, anche i Cinque stelle, ha rivoluzionato road map e certezze del sindaco in carica. «La candidatura in opposizione di mia cognata è stata una decisione inaspettata e che crea tensioni nel mio ambito familiare. Cosa che voglio evitare e soprattutto non aggravare in uno scontro in campagna elettorale che, pur con tutte le buone intenzioni, non può che lacerare dei rapporti fino ad oggi ottimi e creare inevitabili solchi difficilmente colmabili anche con il trascorrere del tempo».

Scazzosi quindi non giocherà la partita da sindaco, ma ribadisce la sua volontà di continuare a essere presente nella vita della comunità marnatese: «Continuerò a lavorare e ad essere disponibile senza più fare il Sindaco. Se questa mia scelta è stata necessaria per preservare rapporti interpersonali nell’ambito di una stessa famiglia, sarà senza rimpianti né recriminazioni. A quanti in questi giorni mi hanno incitato a “non mollare” a quanti mi hanno detto che non sarebbe giusto un mio passo indietro a fronte di un passo avanti da parte di mia cognata che, secondo loro, non avrebbe dovuto fare, proprio per quel rispetto nei confronti di un familiare, che oggi io sottolineo, rispondo “no grazie”. È troppo vivo in me il ricordo di situazioni analoghe del passato ove lo scontro non era tra familiari ma comunque tra amici che si stimavano e rispettavano. Le ferite aperte pur in un clima elettorale pacato non si sono più rinsaldate. No grazie non voglio né la mia famiglia né il paese spaccato in due per causa mia. Con umiltà e serenità faccio un passo indietro rinunciando a richiedere per la mia persona un secondo mandato alla suprema carica comunale. Ciò non implica il mio completo abbandono della vita pubblica e sociale della nostra comunità verso la quale sarò sempre disponibile. Ciò non implica il mio abbandono del gruppo civico “Per Marnate” nelle cui liste sono stato eletto. Anzi approfitto di questo momento per ringraziare tutti i miei collaboratori e sostenitori invitandoli a serrare le file attorno al nuovo leader ed a non far mancare a lui sostegno, lealtà e collaborazione».

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