Maroni mostra la tessera di militante della Lega. «C’è chi non molla e lotta»

VARESE – Lega, Maroni c’è. E «non molla». Da militante. Cosa avrà voluto dire l’ex ministro ed ex segretario con quel “cinguettio”?

Nella politica social del giorno d’oggi, anche un tweet può essere un segnale da interpretare in mille modi. È il caso del “cinguettio” che Roberto Maroni ha pubblicato ieri pomeriggio sul suo profilo ufficiale Twitter. Un’immagine molto chiara e secca, quella della tessera di “socio militante” della Lega Nord dell’ex governatore di Regione Lombardia, in cui vengono messi in evidenza, con il circoletto rosso, il nome del militante in questione, Roberto Ernesto Maroni, e la data del primo tesseramento, il 31 dicembre 1987. Quasi 32 anni fa. Ad accompagnare il tweet, poche parole sibilline: «Quando arrivano difficoltà e contrasti c’è chi cambia partito e chi non molla, rimanendo a lottare per le proprie convinzioni. Questa è la POLITICA». Il tutto accompagnato da tre “hashtag”, le parole chiave di Twitter che permettono di diffondere maggiormente i messaggi. Anche queste significative: #LegaNord (e quindi non solo Lega, come è ormai in voga nel “nuovo corso” nazionale del partito di Salvini), #orgoglio e #maimulà, quest’ultimo un concetto che appartiene al vecchio armamentario ideologico del movimento dei tempi di Umberto Bossi.

maroni lega varese tessera

Dopo il gelo di Bizzozero

Cosa avrà voluto dire Bobo Maroni? E a chi sarà diretto questo messaggio che tutto può essere fuorché casuale? Sarà semplicemente un modo per spazzare via nel modo più chiaro possibile le voci, che ogni tanto ricorrono, su una possibile uscita di Maroni dalla Lega, che riaffiorano ogni volta che l’ex segretario bacchetta pubblicamente il suo successore Matteo Salvini, come successo recentemente con alcune interviste sulla stampa nazionale? Sono tutte domande legittime che si stanno facendo molti leghisti, e non solo, a maggior ragione alla luce di quel che è successo venerdì sera al circolo di Bizzozero, alla partecipatissima assemblea degli amministratori con il vicesegretario federale ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Perché più che la presenza di Maroni, che è tuttora un iscritto della Lega e un consigliere comunale a Varese, si è fatto notare il modo con cui è stato, di fatto, trattato alla stregua di un semplice militante. Nella mischia come tanti, rimasto fuori dalla sala per tutto il tempo. Eppure il socio militante Roberto Ernesto Maroni non è proprio uno qualsiasi, visto che è stato due volte ministro degli interni, segretario federale dopo il fondatore Umberto Bossi e prima del nuovo leader Matteo Salvini, nonché presidente di Regione Lombardia fino a un anno e mezzo fa. Un pezzo di storia del movimento. Anche se il movimento di Bobo Maroni era la Lega Nord.

maroni lega varese colombo

maroni lega varese tessera – MALPENSA24