Martinelli non ci sta: “Questa Superlega è la fine definitiva del calcio”

Martinelli

 

La Superlega è la fine definitiva del calcio vissuto con passione.
12 squadre si organizzeranno un campionato autonomo, si daranno proprie regole, inviteranno bontà loro altre squadre a piacimento e soprattutto avranno sempre un posto garantito, indipendentemente da come si classificheranno. Si può definire questa cosa sport? Dov’è la meritocrazia? E gli altri? Si dovranno accontentare di creare giovani campioni per poi rivenderli a cifre molto alte ai nuovi ricconi.
Certo, i 4 miliardi di entry bonus risolveranno molti problemi di bilancio, ma alla fine i soldi verranno generati dai tifosi, che tramite la loro passione compreranno biglietti, si abboneranno a TV e consumeranno ciò che gli sponsor proporranno. Ne siamo certi? Ho qualche dubbio.
Negli USA funziona, ma lì è davvero un altro mondo. Avete mai visto una partita di basket o baseball a Chicago o Los Angeles? Io sì. Per loro è un happening, si va con la famiglia, si beve birra e si mangiano hot dogs; se si vince sono contenti, con moderazione, se si perde si beve una birra in più e sono contenti lo stesso.
Senza esagerare, ma da noi se si perde la Domenica si sta una settimana col muso.
È vero che la UEFA ne aveva combinate troppe, nessun controllo vero su squadre tipo Manchester City o PSG, molti scheletri negli armadi, ma le riforme si fanno combattendo dall’interno, non organizzando golpe.
Ed i tifosi del Napoli, della Lazio, del Benfica, del Leicester ecc ecc ecc?
Sarò troppo conservatore, ma non accetto questo cambiamento, non così, non facendo piazza pulita di decenni di storia calcistica.

Leonardo Martinelli Milan-malpensa24