La collezione di Max Croci donata a Busto. Il Baff lo omaggia al Fratello Sole

BUSTO ARSIZIO – «Vogliamo farvi sentire un po’ casa, come avrebbe voluto Max. Prima che un regista, era un uomo di grandissima bontà e passione per il mondo che l’ha reso protagonista». Sul palco del Fratello Sole, suo cinema preferito nonché quello del quartiere in cui abitava, Steve Della Casa e Francesco Castelnuovo hanno presentato ieri, domenica 31 marzo, l’omaggio del Baff a Max Croci. In sala le proiezioni di spot, corti e interviste realizzati dal regista scomparso lo scorso ottobre si sono alternate ai ricordi condivisi da amici e collaboratori. In occasione dell’incontro è stata annunciata la donazione alla città della sua collezione di film.

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La biblioteca civica ospiterà i film

Busto custodirà la vasta collezione di film appartenuta a Max Croci. L’amministrazione comunale, presente in sala con il sindaco Emanuele Antonelli e Gigi Farioli, assessore all’Educazione, ha reso nota la notizia attraverso le parole di Manuela Maffioli, assessore alla Cultura: «Sono orgogliosa di amministrare Busto Arsizio, che ha fra i suoi cittadini una figura importante come Max. Ed è un onore perché la mamma di Max ha detto che donerà alla nostra biblioteca civica, la più grande della provincia, la sua collezione cinematografica. Una cosa da brividi, un dono immenso alla città. L’iter è stato completato e abbiamo già deliberato a riguardo, manca solo la catalogazione. Da oggi in biblioteca c’è un fondo dedicato a Max Croci». Prima che iniziassero i filmati, inaugurati da “Rosso Tigre”, con Alessandra Faiella e Nicoletta Maragno, Alessandro Munari, presidente del Baff, ha ricordato le visite compiute a Malpensa insieme al regista per realizzare un documentario sull’aeroporto: «Nel corso di quei sopralluoghi ho visto la sua passione e la sua autenticità. Era un grande e dolcissimo uomo».

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Un ottimo regista

Un’ironia scanzonata ha fatto da filo conduttore ai corti proiettati, come nel caso dei quiz ai ganster di “Marameo” con Mauro Coruzzi, per l’occasione «Platinette travestita da uomo». Che ha commentato: «Max amava molto l’inatteso, ricordo il suo coraggio. Sono una che arriva dal marciapiede e dalla D’Urso, in quel momento ho capito che mettere a frutto la propria incapacità può essere un lavoro». Croci, appassionato di musical, commedie sentimentali e film di genere, «è stato uno dei registi più colti che abbia conosciuto, ma sempre con una grande leggerezza», ha osservato Gianni Canova, rettore dello Iulm e volto di Sky. Con un’ecletticità dimostrata dall’extravaganza di titoli di apertura da lui creati, nonché dall’hitchcockiano “Screwdriver”, dalle citazioni vintage di “Glamour Express” o “Golden Hays”, fino alla comicità di “Castigo divino”, “Countdown” con i Nastri d’argento Carla Signoris e Ambra Angiolini, o “Cheesecake” con Marina Massironi. Carolina Crescentini, al Fratello Sole insieme a Motta, raccontando di “La verità, vi spiego, sull’amore” ha rivelato il comune progetto che avevano di rivisitare “Victor Victoria”. «Uno dei segni distintivi dei grandi registi è l’amore, in particolare per le persone con cui lavorano» è stato invece l’intervento telefonico di Paolo Kessisoglu. A questo proposito, in chiusura è salito sul palco Max Gnocchi, amico e cosceneggiatore, che ha letto le parole scritte a dieci anni da Max Croci in un tema: «E quando sarò grande spero di diventare un ottimo regista».

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max croci omaggio baff – MALPENSA24