Caso Camici, si aggrava la posizione giudiziaria di Fontana. Fu evasione?

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MILANO – Ad Attilio Fontana la Procura di Milano contesta l’autoriciclaggio, come ipotesi di reato nella rogatoria inoltrata ieri alle autorità svizzere, per investimenti finanziari ‘classici’, in azioni ad esempio, che avrebbe fatto dal 2015 in poi, dopo aver ‘scudato’, sempre secondo l’accusa in modo irregolare, i circa 5,3 milioni di euro su un conto Ubs a Lugano. Lo riporta l’Ansa.

Presunta evasione fiscale

Avrebbe reimpiegato così, è l’ipotesi nell’indagine dei pm Filippini, Furno, Scalas e dell’aggiunto Romanelli, soldi illeciti perché frutto di una presunta evasione fiscale (prescritta) che riguarderebbe in particolare oltre 2 milioni (quasi 2,5 è stato spiegato) con cui è stato aperto un conto nel 2005, gestito da un trust alle Bahamas legato ad una fiduciaria del Liechtenstein, cointestato al presidente della Lombardia e a sua madre.

La firma della madre sarebbe un falso

Su questo conto sono confluiti i quasi 3 milioni di euro che erano su un altro conto chiuso sempre nel 2005 e che era stato aperto nel ’97 dalla madre del governatore lombardo. Come riportato in una consulenza grafologica disposta e agli atti dell’indagine, la firma della madre apposta per aprire il conto del 2005 risulterebbe falsa. Dubbia per gli inquirenti sarebbe, dunque, l’origine degli oltre 2 milioni con cui è stato acceso quel conto 16 anni fa, anche perché la madre in quegli anni era già in pensione, percepiva circa 25mila euro all’anno e non sarebbe stata in grado di versare quella cifra. Agli atti e nel fascicolo della voluntary disclosure, falsa per i pm dato che Fontana avrebbe indicato che i 5,3 milioni erano tutti frutto di eredità della madre, non ci sarebbero documenti che dimostrano la provenienza di quegli oltre 2 milioni, come bonifici o altro.

Fontana pronto a chiarire

Da qui l’ipotesi di presunta evasione fiscale su quel denaro, con possibili rimesse in contanti portate in Svizzera, e il conseguente autoriciclaggio contestato per gli investimenti finanziari, perché i soldi non sono rimasti fermi sul conto svizzero. Fontana ha sempre ribadito la regolarità della voluntary e, attraverso il suoi legali Pensa e Papa, si è messo a disposizione per produrre documenti e fornire chiarimenti.

Caso camici, Fontana indagato per autoriciclaggio e false dichiarazioni

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