«Ministra la supplico, il telefono nelle celle». Appello del cappellano del carcere di Busto

BUSTO ARSIZIO – «Una telefonata ti può salvare la vita». Video-appello del cappellano del carcere di Busto Arsizio, don David Maria Riboldi alla Ministra della giustizia Marta Cartabia e al dottor Carlo Renoldi, Capo del Dipartimento dell’amministrazione delle carceri affinché sia concesso il telefono nelle celle, come succede in altri Paesi d’Europa.

La testimonianza

L’appello di don David prende le mosse da una testimonianza concreta, la telefonata alle dieci di sera di un ex detenuto della Casa circondariale di via per Cassano, ora trasferito in un penitenziario del Nord Europa. «Non c’è un’ora prestabilita per avere una parola di conforto» ricorda il cappellano. «Nelle carceri italiane si sono tolte la vita 47 persone, in questo 2022. La solitudine, l’abbandono, la disperazione urgono alla nostra coscienza risposte concrete». Don Riboldi invoca «non facili denunce, ma proposte per arginare l’oscurità, che troppo agilmente prende il sopravvento nelle persone recluse».

La supplica alla Ministra

L’appello del “don” è accorato: «Ministra la supplico: il telefono in cella, senza limiti di orari, era già una delle proposte della commissione Ruotolo, dello scorso dicembre. L’incidenza storica di quanto accade fa piovere su di lei una richiesta, cui certo il suo cuore non sarà sordo. Ministra Cartabia, non passerà un altro Kayròs (un tempo opportuno): se non lei, chi? Se non ora, quando?».

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