Dal Passo Cuvignone al Monte Nudo

sentieri alpi Monte Nudosentieri alpi Monte Nudo

Luogo di partenza:  Passo del Cuvignone, Cittiglio (1032 mslm)
Dislivello: salita 380 m – discesa 82 m
Lunghezza:  3 Km circa
Tempo: 2,5 ore
Difficoltà: facile
Stagione consigliata: giugno / settembre
Sentiero:  strada Cadorna,  e ritorno
Attrezzatura consigliata: Scarpe da trekking o pedule basse, in base al clima, abbigliamento adeguato alla stagione, sufficiente scorta d’acqua

Oggi vi portiamo per una bella gita panoramica, su una delle vette del Varesotto, il Monte Nudo, da cui si può godere di un’ottima vista sull’alto Lago Maggiore e sui laghi minori del Varesotto, oltre che sulle cime attorno e sulle Alpi Svizzere.
Il luogo di partenza è il Passo del Cuvignone (1036 mslm). Si trova tra i Comuni di Cittiglio e Castelveccana. Si può raggiungere il passo salendo da Cittiglio, imboccando via Vararo percorrendo la SP8, oppure da Casalzuigno e Arcumeggia tramite la SP7 o sempre tramite la SP7 da Porto Valtravaglia, sul Lago Maggiore.
Consiglio personale è di salire dalla Sp7, è un po’ più agevole, mentre la salita da Cittiglio, in alcuni punti la strada è dissestata e stretta e se si incrociano veicoli in discesa può essere un problema. Idea ancora migliore, per chi può, è quella di salire con la motocicletta.
Giunti al passo, parcheggiate dove potete, ricordandovi di non farlo in modo selvaggio, poiché gli spazi sono veramente ridotti.
Da lì scendete a piedi in direzione Vararo, per circa 200 metri, al primo tornante, prendete a sinistra la strada carrabile chiusa da una sbarra, percorrete il tratto in salita per meno di un chilometro circa finché non raggiungete un piccolo spiazzo con un punto informazioni ed un tavolino per il pic-nic. Da lì, per chi volesse prendere una piccola deviazione, il monte Crocetta (1117 mslm) è raggiungibile in 10 minuti.
Quindi prendete la strada sterrata sulla sinistra in salita (3V segnavia biancorosso), non confondetevi con quella a destra che va in discesa (sentiero 3V – AV).

Punto Panoramico Monte Crocetta
Biforcazione Monte Nudo / Monte Crocetta

Da qui camminerete per 500 metri circa, in un paio di punti la vegetazione si dirada ed offre belle viste sui laghi di Varese, Monate, Comabbio e sulla Pianura Padana.
Ad un certo punto raggiungerete un piccolo spiazzo dove sulla sinistra, su una roccia, è indicato con una freccia “Monte Nudo”. Prendendo questo sentiero che parte stretto in salita nella boscaglia si camminerà sul crinale della piccola catena montuosa e si raggiungerà in circa 30 minuti la vetta del Monte Nudo. Questo percorso, che è quello indicato in mappa, è da seguirsi solo in caso di bella stagione, sconsigliato dopo temporali e maltempo, perché potrebbe essere fangoso e potrebbero esserci alberi ed arbusti spezzati sul sentiero. In caso di queste circostanze o se si effettua l’escursione con persone poco esperte e bambini, è meglio seguire la strada gippabile per poco meno di un chilometro e mezzo finché non raggiungerete una biforcazione, a destra proseguireste in discesa in direzione di Arcumeggia e del Pozzo Piano, mentre a sinistra, imboccate il sentiero che sale ripido in salita in mezzo al bosco di conifere. Da qui, in 15/20 minuti, risalendo il sentiero ripido, ma in assoluta frescura e molto riparato dalla foresta di conifere, raggiungerete la cima del Monte Nudo (1235 mslm).
Giunti a destinazione potrete ammirare a nord le montagne dell’Alto Varesotto e della Svizzera, Luino e la parte più alta del Lago Maggiore, ad est le vette intorno a Varese e le Prealpi.
Per ritornare potrete scegliere uno dei percorsi all’andata. In bella stagione potrebbe essere un’idea percorrere il sentiero piccolo sul Crinale e tornare dalla carrabile (AV, 10).
In meno di un’ora ritornerete al passo, se non avete portato con voi il pranzo, potete provare a consumare un delizioso pasto al rifugio De Grandi Adamoli, ma vi consigliamo di telefonare prima per conferma e considerate che serve il pranzo solo dalle 12 alle 14, quindi valutate bene le tempistiche.
Il rifugio è raggiungibile dal passo a piedi in 15 minuti circa o in auto in 2 minuti, scendendo in direzione di Sant’Antonio e Arcumeggia fino al quinto tornante.
Curiosità: intraprendendo questo percorso vi accorgerete che questo monte di “nudo” ha ben poco, poiché completamente coperto da una foresta di conifere. In realtà il nome attuale, traduzione italiana dal lombardo biota (nuda, spoglia), è dovuto al fatto che fino agli Anni ’70 la cima del monte era completamente priva di vegetazione arborea.

Salvatore Tessitore

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