A Morazzone l’emporio di Casa Macchi. La scommessa Fai sul commercio di vicinato

Casa Macchi Morazzone

MORAZZONE – Sarà inaugurato domenica 5 dicembre alle 10 l’Emporio di Casa Macchi. L’evento si svolgerà in piazza Sant’Ambrogio alla presenza di Maurizio Mazzucchelli, Sindaco di Morazzone, Daniela Bruno, Paola Candiani e Marco Di Luccio, Responsabili Beni Fai, Elisa Fagnani, membro della Commissione centrale di beneficenza di Fondazione Cariplo, Stefano Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e alla Cultura di Regione Lombardia, Marco Magnifico, Vicepresidente Fai.

Il commercio di prossimità

Si tratta di un vero e proprio emporio che potrà diventare punto di riferimento per il commercio di prossimità del borgo. Il Fai ha voluto dare una seconda vita agli arredi anni Venti della Casa del Miele, un negozio storico di viale Zara a Milano, già in crisi da tempo che non è riuscito a riprendersi dopo l’ultimo lockdown. Gli sgabelli, gli espositori di caramelle e le scatole di latta, persino la bicicletta per le consegne sono stati trasferiti a Casa Macchi.

Basta sprechi

«Nell’ottica dell’economia circolare che si basa sulla gestione sostenibile delle risorse, sul riuso e riutilizzo in maniera virtuosa e senza sprechi, ogni oggetto può trovare il posto adatto per continuare la sua funzione – si legge sul sito del Fai – così abbiamo deciso di riallestire gli arredi della Casa del Miele di Milano nell’emporio di Casa Macchi, nel centro storico di Morazzone, che conserverà il valore sociale delle botteghe di altri tempi. Grazie al contributo di Fondazione Cariplo, il Fai ha rilevato gli arredi, gli oggetti e gli espositori originali in legno di noce massello e frassino, per restaurarli e ricollocarli nel nuovo esercizio commerciale di vicinato che troverà posto in alcune sale di Casa Macchi, Bene Fai dal 2016 grazie al lascito testamentario di Maria Luisa Macchi».

Casa Macchi

Casa Macchi con il giardino costituisce un’intatta testimonianza di dimora della borghesia lombarda a cavallo tra Ottocento e Novecento, completamente arredata e corredata da un ricco repertorio di tessuti, fotografie, dipinti, abiti e oggetti in grado di raccontare uno spaccato di vita e un preciso periodo della storia e dell’abitare italiani.

La scommessa del Fai

Il restauro  e l’apertura al pubblico di Casa Macchi come casa-museo offrono l’opportunità di valorizzare un luogo aggregante e identitario per la comunità locale, oltre che di realizzare un attrazione per turisti e visitatori, generando benefici per l’economia del territorio e ricadute occupazionali. All’interno di un’ampia azione di rigenerazione urbana del centro storico di Morazzone, che vede il Fai al lavoro di concerto con Comune e Regione, l’emporio di Casa Macchi può ricoprire un ruolo strategico di rivitalizzazione culturale e commerciale. Ad una quasi totale scomparsa di attività commerciali e servizi del centro del paese, il Fai risponde scommettendo sull’apertura di un nuovo esercizio di vicinato: una drogheria dove trovare, a prezzi calmierati, generi di prima necessità, con particolare attenzione ai prodotti di cartoleria per i bambini e ai prodotti del territorio, e un luogo a cui fare riferimento per gruppi di acquisto, ritiro pacchi, stampa di documenti.

Apertura entro il prossimo anno

Il cantiere di restauro della Casa ha preso il via nell’autunno del 2019 e la fine dello scorso anno ha visto il completarsi dei restauri del tetto e dei fronti esterni; a breve si inizierà a lavorare negli interni con l’obiettivo di inaugurare l’emporio a dicembre, per la festa di Sant’Ambrogio patrono del paese, e di aprire al pubblico la casa-museo entro il prossimo anno.

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