E’ morto Roberto Mona, capitano d’industria della “provincia con le ali”

Roberto Mona Secondo Mona

SOMMA LOMBARDO – La Secondo Mona piange la scomparsa di Roberto Mona, al vertice dell’azienda aeronautica di Somma Lombardo per oltre mezzo secolo. Aveva lasciato la presidenza soltanto 4 anni fa l’industriale sommese, morto all’età di 82 anni.

Cultura e impresa

I funerali si svolgeranno lunedì 3 febbraio in forma strettamente privata al Villaggio del fanciullo di Vergiate, dopodiché la salma verrà tumulata nella cappella di famiglia al cimitero di Somma Lombardo. Roberto Mona, insieme al fratello Renato (attuale presidente), ha segnato un periodo di grande sviluppo della Secondo Mona, realtà da oltre 240 addetti oggi amministrata dai nipoti che rappresentano la quarta generazione. Viene ricordato come un uomo di grande cultura, appassionato di fotografia, musica e viaggi. Ma la sua più grande passione era l’azienda, vissuta come una grande famiglia.

Mezzo secolo di Secondo Mona

Soltanto sette anni fa la Secondo Mona aveva festeggiato i 110 anni di fondazione. Di questi oltre la metà sono stati scritti da Roberto Mona. Nato il 5 maggio del 1937, incominciò a occuparsi dell’azienda di famiglia sin da giovanissimo, agli inizi degli Anni Sessanta. Con lui ne ha fatta di strada l’azienda sommese, entrata di diritto insieme a colossi come Agusta, Caproni e Siai Marchetti tra le realtà che hanno contribuito a far conoscere nel mondo il Varesotto con l’appellativo di “Provincia con le ali”.

Dalle biciclette agli aerei

E dire che Secondo Mona, il bisnonno della quarta generazione oggi presente in organigramma, nel 1903 aveva aperto in piazza Armi una semplice bottega per la riparazione di biciclette e motocicli. La voglia di emergere, lo spirito imprenditoriale e la lungimiranza nello scommettere su quegli strani apparecchi con le ali che cominciavano a decollare dalla brughiera permisero la svolta. Fatale fu l’incontro nel 1909 con Gianni Caproni all’Albergo Sempione. Un anno dopo, infatti, e per la precisione il 27 maggio del 1910, il Ca1 avrebbe staccato le ruote da terra, dando vita alla storia del volo in Italia proprio nel punto esatto in cui sarebbe sorto l’aeroporto internazionale di Malpensa. Secondo Mona  rimase rapito dalla passione di quei pionieri, diventando uno di loro. Nel 1913 abbandonò le biciclette e le moto e avviò le prime attività aereonautiche, costruendo proprio per la Caproni alcune parti di aerei. Secondo Mona trovò la sua vocazione, che non avrebbe più cambiato. Oggi nello stabilimento di Mezzana si progettano, si producono e si vendono equipaggiamenti e sistemi ad alta precisione per aerei ed elicotteri.

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