Debacle Roma in Coppa: “Giù le mani da Mourinho”

Mourinho il provocatore "gasato dal rumore dei nemici

Pino Vaccaro

Non ha senso mettere oggi sotto scacco Mourinho. È chiaro che se perdi una partita 6-1 c’è poco da dire. Le responsabilità del mister ci sono. Non si scappa. Partita praticamente non preparata. Approccio inesistente. Concentrazione azzerata. Una gara vissuta quasi come un fastidio. Un break noioso tra le partite di campionato contro Juventus e Napoli. Un’escursione freddissima al nord del mondo, vissuta come una penitenza per il campionato nefasto giocato lo scorso anno. Tutto faceva pensare a una partita brutta e così è stato. Obiettivamente si è andati persino oltre le più tragiche aspettative. Perfetto. Ma buttare tutto a rotoli defenestrando Mourinho non ha senso alcuno. Un progetto messo on discussione dopo 8 giornate di campionato e un onesto quarto posto. Non un granché ma neppure una catastrofe. Una sconfitta umiliante, ma non di certo decisiva per la stagione si è trasformata nel solito inferno giallorosso. Mourinho finito sulla graticola per aver sottolineato l’inadeguatezza delle seconde linee. Nella sostanza ha più che ragione, sulla forma di pubblicizzare il tutto si può discutere. Personalmente non ci vedo nulla di grave. Anzi. Ha innescato un processo di evoluzione del gruppo: chi saprà dimostrarsi all’altezza esibendo carattere diventerà più forte e fará parte delle rotazioni. Chi, invece, si farà sommergere dall’onda mouriniana scomparirà più di quanto già ora abbia non abbia manifestato la propria presenza. Mourinho ha ribadito un concetto: molte seconde linee non sono all’altezza delle aspettative che lui ha della Roma che vorrebbe. Legittimo. Dopotutto stiamo parlando degli stessi giocatori che hanno contribuito al nefasto settimo posto dello scorso anno e alla debacle del secondo tempo contro lo United in semifinale di Europaleague. I titolari uscirono per infortunio e le riserve fecero crollare il sogno della finale. Dovevano già essere sostituiti al mercato estivo. La proprietà che ha scelto Mourinho ora deve accontentarlo. Se non dovesse seguirne le indicazioni, tutto legittimo, il progetto potrebbe subire un rallentamento, rischiando di far sembrare la scelta di ingaggiare Mourinho, prematura per lo status del percorso. La sensazione di aver fatto il passo più lungo della gamba si può scansare solo prendendo quei giocatori che Mourinho chiede da tempo. Restare al suo passo per non dover tornare indietro.

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