Movida del weekend sotto osservazione, Fontana: «Rigore o nuove restrizioni»

La "movida" di Busto di venerdì 22 maggio

MILANO – Tutti gli occhi puntati sulla movida del fine settimana, mentre i numeri del contagio non scendono ancora in modo abbastanza deciso per poter lasciare tranquilli i lombardi. Ma le immagini di queste ore delle città affollate dai frequentatori dei “locali della notte” iniziano a preoccupare un po’ tutti. Così il governatore della Lombardia Attilio Fontana arriva a “minacciare” nuove restrizioni in caso di assembramenti, mentre a Varese l’amministrazione di centrosinistra è pronta a sperimentare una chiusura anticipata dei locali alle 22, se nel weekend non ci sarà una movida “sana” e responsabile per le vie della città.

Fontana chiede rigore

«Come ho più volte ribadito, Regione Lombardia è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti» afferma il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. «Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi – prosegue Fontana – mi appello ai Prefetti e ai Sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l’utilizzo della Polizia locale e delle forze dell’ordine e l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell’orario di apertura e la chiusura».

Varese pronta ridurre gli orari

A Varese il sindaco Davide Galimberti e il vicesindaco Daniele Zanzi parlano di «weekend da ultima possibilità» dopo il vertice di oggi, 23 maggio, del centro operativo comunale. «Se la situazione della movida sarà la stessa di venerdì notte verranno emessi provvedimenti più restrittivi che potrebbero arrivare anche alla chiusura dei locali alle 22 – annuncia Palazzo Estense – i controlli delle forze dell’ordine saranno presenti anche stasera e domani ma a tutti è stata chiesta la massima collaborazione, esercenti e clienti, perché le norme di sicurezza vengano rispettate a dovere. Non ci si può dimenticare che il virus sia ancora con noi dopo aver bevuto un paio di spritz, ma non possiamo però nemmeno pensare di militarizzare un’intera area della città dislocando centinaia di agenti, togliendoli magari da altri compiti più importanti, solo per controllare la movida». L’appello di Galimberti e Zanzi è ad una movida “sana” e responsabile.

«I sindaci mettano in campo i vigili»

Per Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza e polizia locale sono «gravi e inaccettabili» le notizie e le immagini di assembramenti e movida a Milano, Brescia e altri Comuni della Lombardia. «Beppe Sala, Emilio Del Bono e tutti i sindaci della Lombardia non esitino a utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione, partendo dagli agenti della Polizia locale per punire chi non rispetta le regole. Ben venga il richiamo al rigore del presidente Fontana, una linea che deve valere per tutti se non vogliamo rischiare di pregiudicare quanto di buono fatto fin qui».

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