La storia di Peter Mawashi: dagli slum di Nairobi all’Area 101 di Olgiate

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OLGIATE OLONA – L’Africa, quella nera, quella vera. Quella povera degli slum, dove si fa fatica a tirar fuori belle storie. Che però ci sono. Anche se spesso vengono soffocate da notizie che raccontano solo di miseria, povertà, disperazione e zero valore per la vita. Di quest’Africa, tanto tragica, quanto bella e affascinante, si parlerà domani sera, giovedì 25 ottobre, alle 21, al Cinema Teatro Nuovo Area 101. Storie che val la pena raccontare e stare ad ascoltare.

Korogocho, uno degli oltre 200 slum che circondano Nairobi, la capitale del Kenya, si racconta. E lo fa con la voce di Peter Mwashi Litonde, un ragazzo nato e cresciuto in quella sterminata baraccopoli e che è riuscito a fare ciò che molti suoi concittadini non riescono: dare un senso alla sua vita, diventare un punto di riferimento per la comunità locale.

Peter porterà nella sala cinematografica di Olgiate la sua Africa e la sua testimonianza di vita. Di un ragazzo che ha avuto l’opportunità di crescere anche con la presenza e l’esempio del comboniano padre Alex Zanotelli, che a Korogocho ha vissuto e lavorato per 13 anni.

Dall’impegno e dal sogno di Peter è nata l’associazione Smiles Africa, fondata da giovani della comunità di Korogocho, con l’obiettivo di influenzare il cambiamento sociale lavorando con le persone più marginalizzate tramite azioni progettuali di accesso alla sanità, sostegno allo studio e alla formazione dei giovani, accesso alle informazioni attraverso campagne di sensibilizzazione, programmi di microfinanza ed educazione ai diritti umani.

Peter è la voce di un giovane della Koch, come chiamano la baraccopoli gli stessi abitanti, che ha voglia di raccontare e condividere la sua esperienza, ma anche la speranza di molti dei suoi connazionali. Non stare ad ascoltarla sarebbe un peccato.

 

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