NERVIANO – Soldi e regali in cambio di informazioni. Corruzione, questa l’accusa che ha portato il gip di Milano a firmare tre misure di custodia cautelare nei confronti dell’ex comandante della stazione carabinieri di Nerviano, della moglie del militare e della gestrice della discoteca Fellini di Pogliano Milanese. Il locale, noto in mezza Lombardia, a quanto pare non era in regola con i contratti di lavoro. Stando all’inchiesta coordinata dai pm milanesi Ilda Bocassini e Cristiana Roveda (ex sostituto pubblico ministero a Busto) l’indagine sarebbe partita da una soffiata anonima forse fatta da un ex dipendente del locale.
Soldi e regali in cambio di soffiate sui controlli programmati alla discoteca Fellini di Pogliano. E’ con questa accusa che l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Nerviano, Paolo Calvo, 51 anni, è finito agli arresti domiciliari. Con lui la moglie Michela Gervasio, 48 anni. Per la direttrice del club poglianese, Rosita Callegari, il gip ha disposto la misura dell’obbligo di firma.
A far scattare le indagini è stato un esposto anonimo, sulla base del quale sono state avviate le indagini degli uomini dell’Arma, coordinati dai pubblici ministeri Ilda Boccassini e Cristiana Roveda. Stando all’accusa, il maresciallo capo Calvo annunciava alla titolare del locale i controlli di tipo amministrativo, sulla regolarità dei contratti di lavoro applicati e sulle condizioni igienico-sanitarie del locale. In cambio, lei si sdebitava con soldi e regali. Al Fellini il militare e la moglie avrebbero organizzato il rinfresco di nozze. Dalla gestrice del locale avrebbero ricevuto anche 4mila euro, fatti passare sui conti di due sottoposti, inconsapevoli e non indagati, oltre a due cigni in cristallo Swarovski. Callegari ha cercato di spacciarsi come vittima, non creduta dagli inquirenti. Tanto che l’accusa non è di concussione, ma di corruzione.