Un cavalcavia tra i boschi: presidio contro la ferrovia Malpensa T2-Gallarate

presidio ferroviaPiano regionale area Malpensa

CASORATE SEMPIONE – Mentre è ancora in corso il sopralluogo disposto dalla Conferenza dei servizi lungo il previsto tracciato del collegamento ferroviario che unirà il Terminal 2 di Malpensa a Gallarate, il Comitato Salviamo la Brughiera ha organizzato un presidio proprio nel punto in cui la ferrovia attraverserà tagliando in due la Sp68 (la strada provinciale degli Arsaghit che collega Casorate Sempione con  Cardano al Campo): «qui verrà costruito un cavalcavia e distrutto un bosco».

Serve davvero?

Non casuale la scelta di effettuare il presidio in contemporanea al sopralluogo istruttorio disposto dalla Conferenza dei Servizi . Secondo il Comitato «si può ancora fermare un’opera inutile. In settimana presenteremo le nostre osservazioni per procedere ad una nuova raccolta firme per smuovere la cittadinanza – commenta il presidente dell’associazione Stefano Bianchi – ma anche per avere un dialogo proficuo con chi propone l’opera per esporre le nostre obiezioni». Dialogo che si vorrebbe più chiaro anche con i sindaci dei Comuni coinvolti: «Giusto che oggi partecipino al sopralluogo, ma vorremmo capire da che parte stanno. Se, come nei giorni scorsi, parlano già di osservazioni sulle compensazioni ambientali, vuol dire che intanto accettano l’avvio dei lavori. E la domanda è: serve davvero questa ferrovia?»

Opera non sostenibile

«Non lo diciamo noi – continuano gli ambientalisti – ma lo studio costi benefici. Il collegamento ferroviario non è necessario. Non solo: si potrebbero realizzare alternative meno costose e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questo progetto distruggerà una strada storica come il Sempione e devasterà i nostri boschi». Il Comitato non accenna dunque a fermarsi, perché contro chi «pensa che alla fine quest’opera non si farà mai», sceglie «di combattere oggi per fermare in partenza un iter sbagliato. Certe opere vanno inserite in un discorso di piano d’area che sia logico, inserito in un contesto, e presentato a tutta la popolazione. Cosa che non sta accadendo ora».

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