GALLARATE – La polizia stradale di Busto Arsizio ha arrestato due persone, una di nazionalità italiana di 36 anni, residente a Varese, l’altra di nazionalità marocchina di 26 anni, domiciliata a Bergamo. I due sono stati trovati in possesso di tre chili di hashish. La loro cattura si è rivelata molto movimentata e al termine di un inseguimento sull’autostrada dei Laghi.
E’accaduto nella prima serata di sabato 3 luglio, ma se n’è avuto notizia soltanto oggi, lunedì 6 luglio. La pattuglia della polstrada era in servizio al casello di Gallarate. E’lì che gli agenti hanno intimato l’alt per un normale controllo alla vettura condotta da uno dei due arrestati. Alla vista della paletta alzata, l’uomo che era al volante ha messo la freccia ed ha accennato a fermarsi. Ma arrivato a ridosso della volante è ripartito a tutta velocità in direzione di Varese, speronando anche l’auto della polizia.
A sirene spiegate sull’Autolaghi
Il conseguente inseguimento a tutta velocità si è concluso subito dopo lo svincolo di Castronno, pochi chilometri a sirene spiegate e le manette sono subito scattate ai polsi di uno dei due malviventi, bloccato a bordo dell’auto che aveva tentato la fuga. Il suo compare è stato fermato a circa un chilometro di distanza, dopo un inseguimento a piedi. Che cosa avevano da nascondere? La risposta è arrivata al controllo del veicolo, che ha permesso di accertare il possesso di un quantitativo di circa tre chilogrammi di sostanza stupefacente (hashish) e di sequestrare seicento euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio. Inevitabile l’arresto in flagranza di reato. Come, inevitabile è stato il loro accompagnamento nella casa circondariale di Busto Arsizio, dove i due sono a disposizione del magistrato di turno che deciderà sulla convalida del fermo. Le accuse a loro carico sono piuttosto pesanti: possesso di stupefacenti a fini di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.