LEGNANO – La decisione dell’ospedale di Legnano di far rientrare nella RSA Sant’Erasmo l’ospite affetto da Coronavirus «ci ha spiazzato, ma non al punto da costringerci a cedere»: è quanto sottolinea la direzione della casa di riposo. «E anche se qualcuno – aggiunge – vorrebbe trasformarci in un “lazzaretto” (la decisione di non sottoporre operatori e ospiti all’esame del tampone per il contagio da Covid-19 causa dubbi e problemi organizzativi insormontabili soprattutto alla luce di queste ultime scelte, sulle quali non abbiamo controllo) il nostro impegno non si fermerà certamente qui».
Prima difficoltà, le assenze nel personale
«Non sarà facile – ammette la Residenza sanitaria assistenziale – ci manca personale (soprattutto infermieri), ci mancano le scorte di alcuni dispositivi di protezione. Ci mancano, infine, risposte coerenti e adeguate da parte di ATS e Regione, ma tiriamo dritto». Nel pomeriggio di mercoledì 11 marzo gli operatori in malattia sono diventati 22 su un’ottantina. «Avremo serie difficoltà a coprire i turni del fine settimana e stiamo comunque provando a fare del nostro meglio. Ce la faremo solo grazie all’impegno di chi continua a prestare la propria opera all’interno della struttura ben oltre gli obblighi previsti». Questo invece il quadro clinico aggiornato degli anziani ricoverati nella struttura: le situazioni critiche (temperature sopra i 38° gradi) sono salite a 6. Sempre mercoledì, i vertici della RSA hanno incontrato il direttore del Dipartimento interaziendale cure palliative Milano Ovest, Michele Sofia. «Il nostro obiettivo – concludono da corso Sempione – è migliorare il servizio di assistenza medico-infermieristica in tutte le fasi della vita. Abbiamo formulato una serie di richieste per le quali speriamo di poter ottenere risposte positive. L’obiettivo rimane quello che abbiamo sempre avuto: garantire la miglior qualità di vita a tutti i nostri pazienti».
Brumana: «Il commissario prefettizio intervenga»
Sulla situazione nella RSA è intervenuto il candidato sindaco Franco Brumana. «È sconvolgente e intollerabile – osserva – che l’anziano ricoverato in ospedale, perché affetto da Coronavirus conclamato, sia stato rimandato al Sant’Erasmo, che ospita 125 cittadini ad alto rischio per condizioni di salute generale e per l’età avanzata. In questa situazione drammatica sarebbe stato compito del Comune intervenire in modo preventivo e assicurare una soluzione con provvedimenti urgenti. Il 6 marzo la Commissaria aveva costituito il COC (Centro operativo comunale) perché Legnano non si trovasse impreparata in caso di urgenza. Questo COC è diretto dal comandante dei vigili e ha una composizione di alto livello comprendente i vertici dei carabinieri, della polizia, della protezione civile e della Croce Rossa. Non bastano però i generali, anche se danno lustro, occorre un esercito. Occorre che la Commissaria provveda perché si assicuri una reale prevenzione tenendo sotto controllo per 24 ore al giorno la situazione dell’epidemia in città, rilevando i casi critici e provvedendo con urgenza. Occorre – conclude Brumana – che venga istituito immediatamente un organismo realmente operativo che mobiliti i servizi sociali, anche quelli esterni della So.LE, e gli altri dipendenti comunali, che possano essere utili».
Reception della sede di AMGA chiusa al pubblico
Per tutta la durata dell’emergenza, in linea con le disposizioni normative volte a limitare quanto più possibile i contatti interpersonali, le porte della reception della sede di Legnano di AMGA (via per Busto Arsizio 53) resteranno chiuse al pubblico. Per domande, segnalazioni, problemi legati al servizio d’igiene ambientale, contattare il numero verde di AEMME Linea Ambiente 800 196363 o scrivere all’indirizzo e-mail segnalazioni@aemmelineaambiente.it, valido anche per fare richiesta di sostituzione o consegna di cassonetti o contenitori, indicando il proprio numero di telefono per essere contattati al fine di definire tempi e modi del ritiro.