Norme Covid, Enac contro Ryanair: o si adegua o deve dimezzare i posti

Ryanair Kalamata Malpensa Milano

MALPENSA – Ryanair finisce nel mirino dell’Enac per le «ripetute violazioni delle norme sanitarie anti-Covid attualmente in vigore». Se continuerà così, la compagnia rischia di non aver più diritto alla deroga all’obbligo di distanziamento: di conseguenza, sarà possibile riempire solo il 50% dei suoi aeromobili. Vorrebbe dire lasciare a terra migliaia di passeggeri, anche a Malpensa.

La lettera di Enac

Un vero e proprio aut aut da parte dell’Enac a Ryanair. L’ente nazionale dell’aviazione civile, che svolge attività di monitoraggio sulle compagnie e sugli aeroporti, ha scritto nei giorni scorsi al vettore irlandese, informando anche l’omologa autorità irlandese, per contestare le ripetute violazioni delle norme sanitarie anti Covid-19, attualmente in vigore, disposte dal Governo italiano a protezione della salute dei passeggeri. Le direzioni aeroportuali dell’Enac, avrebbero infatti riscontrato che Ryanair sistematicamente non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio sanitario derivante dal coronavirus a bordo degli aeromobili in partenza e in arrivo negli aeroporti nazionali. Non solo non viene osservato l’obbligo di distanziamento tra i passeggeri, ma anche le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese.

Le sanzioni che rischia Ryanair

Così Enac ha mandato un avvertimento alla compagnia di Micheal O’Leary: «Nell’interesse della salute pubblica, qualora dovessero perdurare da parte di Ryanair le violazioni delle norme e i comportamenti scorretti e irrispettosi delle misure sanitarie vigenti in Italia, l’Ente disporrà nei confronti della compagnia aerea un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all’obbligo del distanziamento». Con la conseguenza che il riempimento dell’aeromobile sarebbe consentito solo fino al 50% della capacità. In caso poi di ulteriore inosservanza degli obblighi, l’Enac sarà costretto ad applicare il “divieto di partenza” previsto dal Codice della navigazione, imponendo la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, e chiedendo a quel punto al vettore di provvedere alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio.

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