BUSTO ARSIZIO – In attesa della pubblicazione del bando d’assegnazione per il campo di via Valle Olona (si suppone entro Ferragosto), l’impianto “Carletto Reguzzoni” – divenuto il caso dell’estate bustocca dopo la decisione del Busto 81 di cedere il titolo di serie D al Città di Varese – si arricchisce di un nuovo capitolo e di un nuovo possibile pretendente. Facciamo il punto della situazione, fra incontri attesi, immancabili colpi di scena, grossolani errori, nuovi amori e possibili outsider.
Pro Patria
Patrizia Testa è finalmente riuscita ad avere un incontro con l’Assessore allo Sport Laura Rogora (meglio tardi che mai verrebbe da dire). Avendo già in gestione un impianto comunale, la società biancoblù non sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo – avere le carte in regola per partecipare al bando, per via di un cavillo regolamentare sul quale Gigi Farioli aveva espresso più di una perplessità. Per la serie aveva ragione capitan Riccardo Colombo su VS: “In un mondo normale, quel campo verrebbe assegnato alla Pro Patria“. A Busto no: meglio continuare a far girovagare le giovanili tigrotte da Rescaldina a Turbigo (dove giocano le gare di campionato ben sei squadre, tre per weekend), anziché pensare ad un affidamento diretto come a suo tempo auspicato dallo stesso Farioli che ha così commentato l’iscrizione alla serie C espletata dalla first lady tigrotta: “Una donna seria, corretta, capace e determinata: in un mondo di squali ed avvoltoi, tiene alto il nome ed i colori di una squadra e di una Città. Spesso troppo sola nei momenti determinanti. E’ occasione di un’ulteriore riflessione. Da parte di tutti. Nessuno escluso. A cominciare dal sottoscritto“.
Ex Busto 81
L’oramai ex società di patron Gigi Galli, intenzionato a partecipare al bando di gara attraverso una nuova società, è stata intanto invitata dal Comune a consegnare le chiavi e a svuotare gli uffici. Sebbene Galli, in passato sponsor di maglia della Pro Patria e tutt’ora sponsor minoritario, resti l’imprenditore più solido, la popolarità del patron biancorosso – inizialmente per il cambio di maglia (da biancorossa a nerazzurra) ai tempi del “trasferimento” a Solbiate Arno, quindi per la bufera Gorrasi (con il nome del club rispolverato nel caso Efrem) ed infine per la cessione del titolo al Varese (anziché all’Accademia Pavese o allo Sportland Milano) – è letteralmente precipitata in città, mettendo in imbarazzo e in difficoltà la politica bustocca. Politica messa sotto pressione dalla tifoseria tigrotta che si chiede il motivo per cui Galli, dopo aver disfatto il suo giocatolo, voglia ripartire dalla terza categoria (?), anziché creare qualcosa di veramente concreto e futuribile con la Pro Patria, magari a livello di settore giovanile.
Accademia Busto 81
La società che fa capo a Fabio Monza, ex socio di Gorrasi (ora alla Solbiatese), è stata da poco riattivata, ma a dirla tutta non si capisce ancora da chi: c’è chi parla di una grossolana svista (un errore fra Accademia Busto 81 e Accademia Beata-Busto 81) che, se confermato, avrebbe davvero del grottesco, ma nello stesso tempo spiegherebbe anche certi scivoloni dalle parti di via Valle Olona. Ad ogni modo il presidente Monza ha già fatto sapere di essere disponibile (così come peraltro il “nuovo” Busto 81 di Galli) ad ospitare le partite di una delle formazioni giovanili (la Berretti? e le altre cinque?) della Pro Patria. Ma la domanda è: con che giovani il club pensa di riattivare l’attività se i rapporti fra Gorrasi e Galli – stando almeno alla versione ufficiale – sono (o sarebbero) ai minimi termini?
Pink Stripes Busto
La società di calcio femminile di Busto Arsizio, fondata nel 2019, è senza dubbio la società del momento, vuoi per l’impulso dato al movimento, vuoi per le indubbie qualità umane e morali dei massimi dirigenti, attivissimi nel sociale, colti, preparati e lontani da certe “logiche”. I numeri non sono certo tali da poter gestire l’impianto in autonomia, ma gli ottimi rapporti con la Pro Patria (di cui in un futuro le Stripes potrebbero costituire la quota rosa) e con il Busto 81 (sul cui campo – sebbene comunale – le Pink hanno giocato la scorsa stagione), potrebbero consentire al club del duo Zanetti-Gobbi di essere il classico punto d’incontro.
Blue Storms AFT
E come se non bastasse, nelle ultime ore a farsi avanti per il campo di via Valle Olona (al momento solo a titolo informativo) sono stati anche i Blue Storms, la società di football americano di Busto Arsizio. Sebbene le formazioni giochino a Bienate e si allenino a Marnate, il presidente Parma (di Legnano) ha sempre puntato su Busto Arsizio come punto strategico per lo sviluppo del movimento.