Nuovi contagi mai così bassi da più di 2 mesi. Mobilità in aumento: +15%

MILANO – Scendono in modo drastico i nuovi casi positivi, diminuiscono anche i decessi, ma risale il numero dei ricoverati nelle terapie intensive, anche se di 18 unità dopo due giorni in cui i reparti di rianimazione sono stati lasciati da 150 pazienti. Il trend del Coronavirus in Lombardia è sempre più in ritirata, anche se da Regione rimane l’invito a tenere alta la guardia, visto che gli spostamenti (calcolati attraverso il tracciamento delle celle telefoniche) nella prima settimana della Fase 2 sono cresciuti del 15% in sette giorni.

Il riepilogo dei numeri

Il dato più confortante di giornata è quello dei nuovi casi positivi: solo 282, contro i 502 di ieri, 9 maggio. Era dai primi di marzo che non si registrava un dato così basso di nuovi casi positivi. È vero che il numero dei tamponi effettuati, 7.369, è ben al di sotto della media degli ultimi giorni (che era sempre rimasta sopra quota 10.000), ma per fare un raffronto con lo scorso 5 maggio, con un numero di test processati ancora più basso, il dato dei nuovi contagiati era comunque pari a 500 unità. Altro numero che va nella direzione sperata è quello dei decessi: sono stati 62 nelle ultime 24 ore, confermando il trend di rallentamento degli ultimi giorni. In chiaroscuro oggi, 10 maggio, i numeri dei ricoverati: quelli in terapia intensiva registrano un aumento di 18 unità, risalendo a 348, mentre continuano a scendere quelli negli altri reparti Covid, meno 107, in tutto 5.428. Anche negli ospedali si va verso un ritorno alla normalità.

I dati nelle province

Dei 282 nuovi contagiati, più di un terzo (104) risiede nella Città metropolitana di Milano. In provincia di Varese si registra per il secondo giorno consecutivo un dato molto basso, più 18 casi positivi (ieri più 16). La speranza è che anche qui il contagio possa andare finalmente in discesa.

Mobilità: +15%

Il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala aggiorna i dati sulla mobilità tracciata dalle celle telefoniche dei cittadini lombardi: Con le riaperture delle attività dopo il lockdown «gli spostamenti in Regione Lombardia sono aumentati sensibilmente», ovvero del 15% in sette giorni. «È fondamentale – sottolinea Sala – separare il dato relativo a chi si muove per lavoro, in determinate fasce orarie, e chi invece lo fa per svago». Ad esempio ieri si è notato un incremento di spostamenti del 10% in provincia di Milano, rispetto al sabato precedente, concentrati soprattutto nel pomeriggio, dalle 15 alle 18. «Il virus è ancora presente e non possiamo permetterci di favorire un’eventuale nuova ondata di contagi, sia per le ripercussioni che questo avrebbe dal punto di vista sanitario che economico» il monito del numero 2 di Regione Lombardia.

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