Calano ricoveri, decessi e casi positivi. Per alcuni esperti il virus «ha perso forza»

MILANO – Un’altra giornata con tutti gli indicatori che tendono a diminuire. In particolare, i ricoverati in terapia intensiva scendono ancora di 70 unità, dopo il meno 80 di ieri, 8 maggio: sono 330 in tutta la Lombardia, un dato che riporta ai giorni pre-lockdown, tra il 6 e il 7 marzo. Ma anche i contagi sono minori di ieri (502 su 11.478 tamponi effettuati), così come i decessi (85 contro i 94 di ieri). E nella comunità scientifica inizia ad insinuarsi l’ipotesi che la malattia del Covid-19 stia perdendo forza.

La versione di Remuzzi

«Gli infettati oggi sono meno gravi, ma non so il perché». Ad ammetterlo è Giuseppe Remuzzi, direttore del prestigioso istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, che in varie interviste in tv e sui giornali lascia intendere una possibile perdita di forza del Coronavirus in questa fase. «I malati di adesso sono completamente diversi da quelli di tre o quattro settimane fa, continuano a diminuire le terapie intensive e i ricoveri nei reparti normali – le parole di Remuzzi – prima arrivavano nei pronto soccorso 80 persone con difficoltà respiratorie gravi, oggi ne arrivano dieci e otto le puoi mandare a casa. La situazione è cambiata a Bergamo e Milano, ma anche a Roma e Napoli. Ma non so se il virus è mutato o se è cambiata la carica virale di ogni paziente». Una teoria che arriva addirittura a far ipotizzare al governatore del Veneto Luca Zaia una possibile origine «artificiale» del virus, ma che per ora non trova unanimi consensi nel mondo scientifico. Anche se lo stesso professor Remuzzi mette in guardia sui rischi di nuove ondate di contagio. Ma è un’ipotesi che va di pari passo con il trend dei dati del contagio in Lombardia.

Il riepilogo dei numeri

Oggi, 9 maggio, si registrano 502 nuovi casi positivi su 11.478 tamponi processati. Rispetto a ieri, meno contagi nonostante un aumento del numero dei tamponi, segno che il tasso di nuovi positivi è sceso. Oltre al calo sensibile dei ricoverati nelle terapie intensive, si conferma la diminuzione del numero dei ricoveri negli altri reparti Covid: meno 167, in tutto 5.535, un dato che riporta indietro il calendario al 15 marzo scorso. Completa il quadro anche il numero in discesa dei decessi: sono 85, sempre tanti ma meno dei 94 di ieri.

I dati nelle province

Una buona notizia dai numeri della provincia di Varese: solo 16 nuovi casi positivi, contro i 75 di ieri. Scendono sotto le 200 unità anche i nuovi contagi della provincia di Milano, così come c’è un rallentamento generale in tutte le zone della Lombardia. Ma è prematuro per dire se si può vedere davvero la luce in fondo al tunnel: meglio aspettare i prossimi giorni.

La polemica sui tamponi

Nel frattempo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana torna sulla questione dei tamponi: «Ci continuano a chiedere come mai la Lombardia faccia pochi test diagnostici, visto che il commissario Arcuri ha dichiarato di averci inviato un numero ingente di tamponi – spiega il governatore – la risposta è semplice: insieme ai bastoncini si è scordato di mandare i reagenti, senza i quali è impossibile processare gli esami. In particolare, al 5 maggio, la Protezione civile nazionale ha mandato in Lombardia 323mila tamponi, 153mila provette e zero (zero) reagenti». Dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, per consentire finalmente un aumento della capacità di analisi.
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