Si svuotano le terapie intensive, virus «meno contagioso». Fontana: «Cautela»

MILANO – Il calo drastico dei ricoverati in terapia intensiva e la discesa del numero di decessi e di nuovi casi positivi sono dati che anche oggi, 8 maggio, danno speranza nel fatto che il Coronavirus si possa combattere. In Lombardia l’indice di contagiosità, il fatidico R0, è sceso a 0.53, stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità. «Un indice basso, lo stesso del Veneto e inferiore a quello dell’Emilia Romagna – fa notare l’assessore al welfare Giulio Gallera – il grande sforzo che abbiamo fatto ha ridotto la contagiosità del virus». Di fronte a questi numeri, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana rivolge un appello alla «cautela» ai cittadini lombardi, chiedendo loro di fare un altro sforzo nel primo fine settimana post-lockdown: «Se ci comporteremo con attenzione e seguendo le prescrizioni che ormai conosciamo, potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire così la piena ripartenza, soprattutto in vista della tappa del 18 maggio».

Terapie intensive a quota 400

Il numero più confortante è rappresentato dagli 80 pazienti in meno ricoverati in terapia intensiva. In tutto 400, un dato che riporta indietro le lancette dell’emergenza all’8 marzo, quando i ricoverati nei reparti di rianimazione erano 399: esattamente due mesi fa, esattamente il giorno in cui fu decretato il lockdown totale della Lombardia. La discesa del numero dei ricoveri in terapia intensiva si sta confermando più rapida di quella dei ricoveri negli altri reparti Covid: oggi meno 146, per un totale che scende a 5.702. Come tra il 15 e il 16 marzo.

Il riepilogo dei numeri

Già detto dei ricoverati, i nuovi contagi nel report di oggi, 8 maggio, scendono in valore assoluto (609 contro i 689 di ieri) ma sono leggermente di più se rapportati al numero di tamponi processati (oggi 10.993, ieri più di 15.000). I decessi tornano sotto quota 100: nelle ultime 24 ore sono 94 i pazienti che non ce l’hanno fatta, mentre ieri erano stati 134.

I dati nelle province

Continua a destare qualche preoccupazione il dato dei nuovi casi positivi in provincia di Varese: più 75, per un totale che sale a 3.148 da inizio emergenza. Il Varesotto per la seconda volta in pochi giorni è la seconda area con il maggior incremento di contagiati in valore assoluto, dopo la provincia di Milano.

L’appello di Fontana

Il primo weekend della “Fase 2” diventa un test per gestire le prossime settimane, decisivo per le istituzioni, gli scienziati e i tecnici per pianificare le imminenti riaperture, in particolare quelle in programma dal 18 maggio. «Questo è un momento delicatissimo – il monito del governatore Attilio Fontana –
i cittadini, che hanno capito di dover rispettare le regole del lockdown, mi auguro rispettino anche quelle necessarie nella Fase 2. Meglio fare un sacrificio in più oggi per avere libertà completa domani. Lo ribadisco, facciamo un’azione di cautela in più, piuttosto che una in meno. Evitiamo assembramenti, stiamo distanziati, indossiamo sempre la mascherina o un altro indumento e laviamoci spesso le mani. Con queste piccole precauzioni usciremo completamente dall’infezione. Facciamolo per la nostra salute, per la salute dei nostri cari e anche per il rilancio del nostro Paese e della nostra economia».

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