NUTTY GIRL: “Abbiamo sognato a San Siro. Solo le prodezze di Donnarumma hanno evitato il nostro”

Silvia Faustini

Un’emozione fortissima che poco ha a che vedere con il risultato.
Sono a San Siro per la prima volta. Visto da fuori è immenso; io, sola con la mia sciarpa biancoazzura al collo, sono circondata da milanisti che si avviano verso l’entrata schivando me ed il mio immenso orgoglio  spallino.
Quando entro, e guardo il campo, mi sembra un puntino verde lontanissimo, ma lo spettacolo mi toglie il fiato. Sugli spalti i primi tifosi hanno già spiegato le bandiere e stanno cantando; lo faranno, lo faremo, per tutti i novanta minuti, nonostante la sconfitta ed il gioco stentato della Spal, perché “la gente come noi non molla mai”.
Dalla mia posizione non vedo molto bene perché una bandiera immensa sventola qualche fila più sotto, ma non importa perché sono esattamente dove volevo: in mezzo alla mia gente.
Vedo bene, però, il gol di Petagna che infila Donnarumma e ci fa scatenare ancora di più: i milanisti ammutoliscono e la Ovest canta sempre più forte. Sembra che nessuno ci possa fermare.
Invece poi la Spal arranca e subisce mentre il Milan organizza con calma il suo gioco, subiamo il pressing e non riusciamo a uscire dalla nostra metà campo. Il Milan pareggia e poi passa in vantaggio, mentre la Spal fatica, sbaglia tanto e costruisce poco.
Viene fuori solo nel finale e per quei dieci minuti di arrembaggio meriterebbe pure di pareggiare, ma Donnarumma fa i miracoli e salva più volte la sua porta e il risultato.
I ragazzi in campo hanno dato l’anima, ma i limiti di questa Spal, oggi orfana anche di Lazzari, si vedono tutti. Spero che col mercato di gennaio arrivi qualche rinforzo, altrimenti la strada per la salvezza sembrerà ancora più in salita.
È una sconfitta che per me ha il sapore della vittoria: vivo lontano dalla mia Ferrara, ma questa sera, in questo stadio, tra queste persone sconosciute che con il loro calore fanno sempre sentire a casa la Spal, ascolto le loro voci e sento suoni, accenti e modi di dire a me tanto familiari, e mi sento a casa pure io.
Grazie per questa serata, amici della Ovest, speriamo che il 2019 ci porti anche qualche bella soddisfazione sportiva.
Sempre e solo Forza Spal

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