Somma, la Lega punta il dito contro il cantiere infinito di via Fuser

SOMMA LOMBARDO – Un cantiere ancora in alto mare, operai al lavoro anche di sabato e domenica per recuperare il tempo perduto e i costi che naturalmente stanno lievitando. E’ la Lega di Somma Lombardo a puntare il dito contro “Energie solidali”, il progetto di riqualificazione dello stabile ex Inapli d via Fuser che ha ottenuto un finanziamento da 200mila euro a fondo perduto dall’Ats Insubria dedicato alla promozione di iniziative per coniugi separati e divorziati e alla realizzazione di unità abitative monogenitoriali con minori a carico.

Il cappotto d’inverno

Perché gli operai stanno realizzando in fretta e furia – antivigilia compresa – il cappotto termico esterno, una lavorazione che solitamente di inverno non si fa? Una domanda che, secondo la Lega, potrebbe trovare risposta in un documento richiesto alla giunta Bellaria ma non ancora in possesso dei consiglieri di minoranza. «Il vicesindaco Stefano Aliprandini in consiglio comunale ci ha detto di aver chiesto e ottenuto la terza proroga per non perdere il finanziamento ottenuto. Abbiamo chiesto copia di tale documentazione, la stiamo ancora aspettando».

Gli imprevisti in cantiere

Il progetto “Energie solidali” sin dall’inizio ha subito numerosi imprevisti. L’ultimo, nel 2017, fece lievitare i costi per il Comune di 180mila euro (in aggiunta ai 170 stanziati inizialmente). In fase di ristrutturazione, spiegò Aliprandini dodici mesi fa, i tecnici evidenziarono la presenza di intonaci sabbiosi che minavano la stabilità dell’intero immobile dell’ex Inapli, pronto a rinascere come offerta residenziale per i papà separati. «Di conseguenza – disse – si è resa necessaria una nuova variante, comprensiva anche del rifacimento del tetto che inizialmente non era stato preso in considerazione». Naturalmente l’imprevisto sconvolse il cronoprogramma: il termine ultimo, fissato inizialmente per gennaio 2018, slittò a settembre. Ma tre mesi dopo il cantiere appare ancora in alto mare.

La Lega all’attacco

Attraverso una nota ufficiale, il gruppo consigliare della Lega (composto da Matteo Zantomio, Alberto Barcaro e Rosella Mangano) si scaglia in particolare contro l’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida:

«A Somma Lombardo da quando è in carica l’assessore social, purtroppo, le notizie, le precisazioni o le spiegazioni le abbiamo solo tramite questo portale che da anni è diventata l’unica arma mediatica dell’amministrazione (Facebook). Siamo di fronte a un personaggio politico incapace di esprimere qualsiasi opinione o di dare qualsiasi tipo di spiegazione quando è nel pieno delle sue funzioni amministrative, come per esempio in consiglio comunale. Sempre pronto a replicare invece quando si ritrova di fronte i tasti di uno smartphone o di un Pc.
In consiglio comunale, incalzato dalle domande dei consiglieri, non è in grado di rispondere se non quando ha già pronta una risposta scritta. Un esempio lampante lo abbiamo avuto nell’ultimo consiglio comunale quando chiedemmo all’assessore di riferimento quale fosse la spesa totale dell’investimento più importante e oneroso fatto dall’amministrazione comunale gli ultimi due anni, ovvero il risanamento dell’ex stabile Inapli in via Fuser; a tale domanda ci siamo sentiti rispondere: vi faremo sapere.
Pertanto, dato che preferisce fornire risposte tramite portali mediatici, cogliamo l’occasione per domandargli per quale ragione al cantiere di via Fuser, il 23 dicembre, erano in corso le opere per la realizzazione del cappotto termico perimetrale esterno. Chi legge potrebbe chiedersi, ma che domanda è? 
Verissimo, potrebbe essere una domanda stupida, inutile, che ha poca importanza per la gestione amministrativa di una città come Somma Lombardo. Dato però che il nostro assessore si sente titolato di ogni tipo di capacità, ci chiediamo come possa essere realizzato a regola d’arte quel tipo di opera in un periodo così freddo.
Dato che le nozioni tecniche del nostro gruppo non derivano da una ricerca tramite Google, come spesso l’assessore lascia intendere, ci preme precisare che la realizzazione di tale finitura in un periodo soggetto a temperature rigide porterà nel tempo, magari nell’arco di un paio d’anni ad avere delle grosse criticità sulle facciate in questione, facendo ricadere sulla popolazione le spese di manutenzione.
In attesa di una social risposta, ci auguriamo che il direttore lavori intervenga in tal senso».

Somma via fuser – MALPENSA24