O limitiamo Malpensa o facciamo una nuova delocalizzazione

marson ferrovia T2 Gallarate

Se per i sindaci la situazione rumore è migliorata, secondo i dati pubblicati da Sea, significa che non hanno capito nulla. Il problema rimangono i picchi a cui durante i sorvoli sono sottoposti gli abitanti. Tanti picchi ravvicinati fanno saltare i nervi, non a caso il rumore è correlato alle malattie cardiovascolari. A conti fatti puoi spalmare il rumore sulle 24 ore, ma il cumulo dei picchi chi li subisce non li spalma ma continua ad aumentare.
Sappiamo tutti che continuare a sparlare sulle Sid di uscita non serve a nulla, e lo so anche perché nel 2015 assieme agli altri sindaci allora in carica avevamo sottoscritto lo scenario delle rotte ma sapendo tutti che potevano reggere solo con un numero ben determinato di voli oltre i quali tutto salta. L’aeroporto di Malpensa è incompatibile con l’ambiente circostante e con gli abitanti così vicini alle rotte, bisogna decidere e ci sono solo due opzioni.
Una è bloccare il numero di movimenti di Malpensa, rendendolo compatibile con il territorio esistente. La seconda, se non si vuole limitare Malpensa, è modificare il territorio: si scelgano due Sid di uscita e si delocalizzano le fasce interessate. Tutto a carico di Sea naturalmente, perché i costi dello sviluppo non deve pagarlo la collettività. Il resto è solo una presa in giro dei cittadini

Tiziano Marson
(segretario del Pd di Casorate Sempione)

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