Oggi non si spaccia: invasione pacifica nel bosco della droga in Valle Olona

rescaldina marnate boschi droga

MARNATE – Sono una settantina, di tutte le età, bambini compresi; qualcuno ha il cane, altri i bastoni da nordic walking. C’è anche il sindaco di Marnate, Elisabetta Galli, e qualche consigliere comunale. È sabato 14 settembre e sembrerebbe una tranquilla passeggiata di gruppo per i boschi in un bel pomeriggio di fine estate, se non fosse per i carabinieri che aprono la colonna e le guardie ecologiche che la accompagnano. Sono i cittadini di Marnate, Gorla Maggiore e Castellanza, decisi a riprendersi quei boschi a due passi da casa divenuti un mercato di stupefacenti. L’ultimo arresto è del giorno prima, tante e terribili le storie che raccontano nel paio d’ore di “perlustrazione” nel fitto del bosco.

Sotto terra un “tesoro” nascosto di eroina e cocaina

«La prima volta che l’abbiamo fatto, a luglio – racconta Gianluigi Guzzetti – eravamo in due. Poi si sono aggiunti altri residenti e i Comuni ci hanno seguito. Gli spacciatori li vediamo sempre, l’altra volta ne abbiamo contati otto». Una volta Guzzetti si è trovato faccia a faccia con uno di loro, che lo ha minacciato finché non si è allontanato. I carabinieri parlano di tesori nascosti, «fino a centomila euro di roba fra eroina e cocaina, sepolta chissà dove. I cani? Li abbiamo portati, ma l’area è troppo grande e non hanno trovato nulla». Un ufficiale ricorda quando, qualche mese fa, in un’auto abbandonata dopo un incidente a Rescaldina furono trovate un mucchio di banconote di piccolo taglio. «Ci ho messo ore a contarle tutte, erano 32.100 euro. Il ricavato di giorni di spaccio andato in fumo per un caso».

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Violenza e rifiuti: le storie scioccanti di chi vive nei dintorni

C’è chi racconta di gente che veniva qui a cavallo ed è stata presa a sassate. «Una volta, vicino alla sbarra d’ingresso – ricorda uno – c’era un cartello: “Spaccio dalle 18 alle 24”. Ogni giorno, a quell’ora, vedevo arrivare una Golf grigia: lo spacciatore con la roba». La memoria collettiva fa riemergere episodi scioccanti. Come il tossico arrivato col bimbo piccolo in braccio. «L’ha messo giù – racconta chi l’ha visto – si è fatto una pera, poi l’ha ripreso su ed è andato via». O quella volta che «nell’azienda dove lavoro, in viale Kennedy, è entrata una ragazza completamente nuda: l’avevano stuprata». Violenza e commerci illeciti, che si uniscono a degrado e sporcizia. Nel bosco ai margini di Nizzolina vediamo una quantità di rifiuti, qualche siringa usata e moltissimi involucri vuoti; poi cumuli di calcinacci, residui di sfalci «che fanno attecchire specie alloctone – lamentano le guardie ecologiche – che soppiantano le nostre sia di flora che di fauna», persino un materasso e quel che resta di un’auto. «Dieci anni fa era intera – ci dice Alberto, pensionato di Nizzolina – questo è quanto ne rimane. Anche la discarica di inerti è lì da 10 anni».

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La nuova “fauna” a pochi passi dai nuovi quartieri

Effetti assurdi di una frammentazione dell’area verde in tre diversi comuni, che non riescono a trovare una concordanza di gestione, pulizia e messa in sicurezza. Già, la sicurezza: in tutte le altre ore della settimana  qui è terra di nessuno. O meglio, “cosa loro”. Della vedetta che ha lasciato di corsa il suo posto, la bici da cross appoggiata a un albero, una bottiglia di birra mezza piena per terra e vicino un coltello a serramanico. Del pusher che sotto un ombrello tiene una bottiglietta di alcol etilico piena. Della drogata che si allontana infastidita in bicicletta, infilando in senso contrario l’intera colonna di persone che percorre il sentiero. E pure delle prostitute. Una pare che abbia 50 anni e abiti in una villetta lì vicino, un’altra è stata vista raccogliere da terra i mozziconi di sigaretta. Fra poco, quando il giro finirà, tutto tornerà come prima. E quando scenderà il buio, chi porta a passeggio il cane sentirà parlare in arabo e vedrà brillare fra gli alberi i telefonini di tossici e spacciatori. La nuova fauna del bosco, per la disperazione di chi vive appena fuori, in belle case nuove di zecca.

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