La Pallacanestro Varese e l’anno che verrà

OJM Varese basket futuro
Toney Douglas

VARESE – La fine della stagione e il “rompete le righe” della Openjobmetis Varese ci inducono alcune riflessioni “ad alta voce” per l’anno che verrà. E proponiamo 5 interrogativi o 5 “questioni” per dirla con i capitoli dei film di Quentin Tarantino.

La questione allenatore

Sarà confermato Massimo Bulleri? Fino a qualche giorno avremmo scommesso di sì, senza alcun dubbio. Anche per il desiderio dello stesso Bullo di rimanere sulla panchina della Pallacanestro Varese. Adesso registriamo non uno stop, ma una frenata da parte della società. Che tiene sulle spine (e forse un pochino delude?) lo stesso Bulleri, il quale si sarebbe aspettato un rinnovo a spron battuto dopo la difficile salvezza, diciamo pure quasi insperata, a gennaio. Una conferma istantanea avrebbe contestualmente lanciato la costruzione della squadra dell’anno prossimo. D’altra parte molte società, alcune impegnate nei playoff, sono già attivissime sul mercato. A Varese per il momento è tutto fermo. E Bulleri aspetta una risposta per sapere se la sua avventura a Masnago proseguirà per un altro anno.

La questione società

L’attesa è legata al colore della fumata di Rosario Rasizza e della Openjobmetis. Sarà ancora partner e sponsor oppure ci sarà un disimpegno? La presenza di Marco Vittorelli (socio di Rasizza e presidente della Pallacanestro Varese) e di alcune strette collaboratrici nel saluto ai giocatori organizzato dalla società farebbe ben sperare. Rosario Rasizza, invece, non si è presentato. L’attesa è per il consiglio di amministrazione di Openjobmetis previsto per oggi. L’eventuale defezione del main sponsor sarebbe un problema di non poco conto da risolvere per la società. I dirigenti, però, ad oggi, sembrano tranquilli e concentrati a godersi la difficile salvezza ottenuta sul campo.

La questione americani

Jalen Jones sta bene e si sta allenando individualmente. Le sue stories su Instagram mostrano un giocatore rigenerato e desideroso di tornare a lavorare sul campo con la squadra dopo il brutto infortunio (rottura del tendine d’Achille a 31” dal suo esordio della Enerxenia Arena). La società lo convocherà per le visite mediche e, se tutto andrà bene, il primo rinforzo sarà lui. L’ottimo clima di gruppo e la compattezza di squadra farebbero auspicare una conferma in blocco, ma si sa, le logiche del mercato vanno spesso dalla parte opposta. Soprattutto nella concezione sportiva americana, come ha candidamente ammesso John Egbunu (“mi piacerebbe rimanere, ma deciderà il mio agente”). Stesso discorso per il claudicante Anthony Beane, reduce dall’infortunio alla caviglia di Brindisi. Mentre su Anthony Morse il ragionamento è un pò diverso, visto che ha messo su famiglia a pochi chilometri dalla Enerxenia Arena. E Toney Douglas? A differenza degli altri americani (che a breve torneranno negli Usa), Toney rimarrà in Italia per trascorrere il mese di giugno come turista e godersi le bellezze del Bel Paese. A partire dalla città di Venezia. A dimostrazione dell’intelligenza e della sensibilità speciale di Douglas (nella foto), che si sta sentendo sempre più italiano dopo l’esperienza a Varese.

La questione italiani

La squadra ripartirà dagli italiani, pur con le considerazioni tecniche e contrattuali che andranno fatte caso per caso. Michele Ruzzier, Giovanni De Nicolao, Arturs Strautins, Niccolò De Vico e Giancarlo Ferrero dovrebbero rappresentare la continuità per la squadra 2021/2022. I giocatori continueranno a lavorare in palestra sui fondamentali tecnici e fisici individuali per farsi trovare pronti in vista della prossima stagione. Poi, Nazionali permettendo, sarà il tempo di staccare la spina, con le vacanze e i camp estivi organizzati lungo lo stivale (a Lissone per De Vico, nei Lidi Ferraresi per i fratelli De Nicolao). Tra tutti Denik the quick (nella foto a seguire) pare in nettissima ascesa nelle considerazioni della società.

La questione Luis Scola

Pensiamo che le possibilità di rivedere Luis Scola un altro anno in canottiera e calzoncini siano davvero poche. E, ovviamente, saremmo ben lieti di essere smentiti. A breve Luis partirà per raggiungere la Nazionale argentina e per vivere a Tokio il sogno della sua 5a Olimpiade.  La sensazione è che le partite in maglia albiceleste saranno la sua last dance da giocatore. L’ha praticamente confermato lo stesso El General durante l’evento organizzato dalla Biblioteca di Busto Arsizio, rispondendo a una precisa domanda della conduttrice Chiara Milani (“mi chiedono i giornalisti sportivi se è vero che a Brindisi hai giocato la tua ultima partita?”). La risposta di Scola è stata una ammissione a metà, anzi a trequarti. Con ovvio rinvio al colloquio in società. Riusciranno Toto Bulgheroni e Andrea Conti a fargli cambiare idea?

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