L’assessore Magoni visita l’Olga Fiorini di Busto. Moda e tessile cruciali per il lavoro

BUSTO ARSIZIO – «Il Made in Italy e il saper fare artigiano ci differenziano in ogni dove. Questo è un istituto molto importante per Busto Arsizio, specialmente con migliaia di posti di lavoro da reintegrare». È il pensiero di Lara Magoni, assessore regionale a Turismo, Marketing e Moda che nella mattina di oggi, giovedì 11 novembre, si è recata al polo educativo-didattico “Olga Fiorini-Marco Pantani” a Busto Arsizio. La visita, alla presenza dell’omonima fondatrice, di Gigi Farioli, assessore all’Educazione e allo Sport, Mauro Ghisellini e Cinzia Ghisellini, rappresentanti della direzione, Luigi Iannotta, preside, Oliva Boles e Sergio Scaltritti, direttori della formazione, è nato dalla recente premiazione di ben due studentesse al “Fashion Graduate Italia” di Milano.

Quasi il 100% dei diplomati trova lavoro

Magoni è stata accolta da Olga Fiorini che, ricordando la sua giovinezza, ha messo in evidenza l’obiettivo principale dell’istituto: «Era appena finita la guerra, non c’era niente e sono dovuta emigrare. Dobbiamo dare ai ragazzi un lavoro, una sicurezza , un pane quotidiano. I giovani vanno aiutati, sono il nostro domani. E senza dimenticare il dialogo con loro, specialmente in famiglia». L’assessore, campionessa azzurra di sci, dopo aver ricordato Marco Pantani ha confermato questa linea: «Se fossi stata di Busto avrei dato a spazio a queste passioni. Adesso ho cinquant’anni e non ho avuto figli. I miei figli sono loro, sono i nostri ambasciatori del futuro». Farioli, dopo aver ricordato l’opera compiuta per Busto dalla cittadina benemerita, ha commentato: «Bisogna difendere il Made in Italy non solo per quanto riguarda la moda, ma includendo l’intera filiera secondo i binari di formazione, educazione, scuola, lavoro». Scaltritti ha fornito alcuni dati: «Il livello di assumibilità dei diplomati dell’istituto è molto alto, pari al 95-98 per cento, una richiesta di professionalità che continuerà con il liberarsi dei 50mila posti di lavoro».

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Fino a 4mila euro al mese

Magoni, che ha ricordato come il valore aggiunto del Made in Italy venga anche dall’avere nel dna il genio di Leonardo da Vinci, è stata poi accompagnata a visitare i corsi. Si è rivolta alle studentesse: «Anche Attilio Fontana crede nel valore dell’”Olga Fiorini”. Siete riuscite a vincere ben due premi “Fashion Graduate” su settemila persona. Dopo averlo saputo, volevo toccare con mano e perciò ho visitato le vostre classi. Il Made in Italy e il saper fare artigiano ci differenziano in ogni dove».
Dopo la scuola paritaria, la visita è poi proseguita ai settori laboratorio e confezione estetica al cfp di Borsano, frutto di un percorso regionale. L’apparato dell’”Olga Fiorini” vanta sette sedi, con quella di Milano che ospita esclusivamente i corsi post diploma its e l’accademia della moda. Secondo i dati di Confindustria, nei prossimi quattro-cinque anni si prevede nei settori moda e tessile un’uscita di 50mila addetti per pensionamenti. Laddove l’uscita dai corsi di diploma è di 20mila figure, si verificherà un gap. Alcuni marchi che stanno tornando in Italia, già avvertono questa mancanza. Scaltritti ha concluso: «Noi non abbiamo ancora un numero sufficiente di persone per le aziende che ce lo chiedono. E comunque dai corsi ne esce un numero limitato, perché i posti si conformano alla domanda. Alcune imprese ci pensano già in proprio. È un mestiere con cui si può girare il mondo, e una prototipista seria può guadagnare fino a 4mila euro al mese. Quindi si tratta di un problema di attrattività, l’importante è trovare i ragazzi disponibili ad affrontare il percorso. Ci vuole un intervento istituzionale, serve ancora la televisione per informare».

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