Torna Opera Domani: al Sociale di Busto il Rigoletto va in scena per i giovani

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BUSTO ARSIZIO – «Quella dell’anno scorso è stata una scommessa non indifferente; ma, con 1500 bambini in sala, è stata ampiamente vinta. E ora assistiamo al ritorno di un progetto ambizioso». Così Manuela Maffioli, assessore alla Cultura di Busto Arsizio, ha annunciato oggi, venerdì 14 febbraio, la seconda edizione di Opera Domani che mercoledì 19 vedrà in scena al Teatro Sociale il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. La presentazione si è svolta alla presenza di Luca Galli, presidente del “Delia Cajelli”, di Alessandra Veronesi di AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica italiana) e dei rappresentanti di Educarte Danilo Menato, Antonio Corrado e Daniele Geltrudi.

I bambini canteranno ed eseguiranno coreografie

Il contatto con l’arte è già avvenuto nella fase di progettazione, coinvolgendo direttamente il sistema scuola. Come ha spiegato Veronesi, «lo spettacolo è in realtà un punto di arrivo. Il progetto Opera Domani si inserisce nella piattaforma Opera Education: tutti questi spettacoli prevedono un particolare percorso di formazione che riguarda 120mila alunni e 7mila insegnanti che li preparano».
Per il Rigoletto si terranno tre recite – alle 9, alle 11 e alle 14.30 – e verranno prodotti libretti differenti per scuola primaria e secondaria. Sarà fortemente partecipativo: «I bambini riceveranno degli oggetti scenici, una mascherina e un bastone della pioggia, canteranno sette arie e eseguiranno due coreografie con il linguaggio dei segni. Ci saranno acrobati, l’uso del gioco di ombre e si rifletterà sul lavoro delle maestranze teatrali. È stato inoltre creato anche un escamotage, un gioco di teatro nel teatro, per sdrammatizzare le atrocità inscenate sul palco: verrà mostrato l’arrivo di una compagnia di attori da una città lontana che rappresenteranno, facendo così da filtro, l’opera verdiana».

Costruire il pubblico di domani

«A quelli che dicono che la città è morta rispondo che non è proprio vero», ha dichiarato Galli. «Con 110 serate abbiamo invece una proposta molto ricca, che portiamo avanti con il sostegno dell’amministrazione comunale, presente in più di 40. Vogliamo aprirci a Busto per raggiungere fasce più ampie di popolazione. Fare educazione sull’opera è sempre stato un nostro sogno nel cassetto: ci aiuterà a elevare l’offerta».
Lo spettacolo coinvolgerà allievi di scuole primarie e secondarie, con un’età che andrà dai 6 ai 14 anni. «Le scuole coinvolte non sono solo di Busto Arsizio ma anche di Cavaria, Uboldo, Gemonio e Gallarate, per un totale di dieci istituti», ha sottolineato Maffioli. «Si tratta di un progetto internazionale, che Busto non poteva farsi sfuggire. Opera, cinema, musica classica e grandi mostre: siamo impegnati su più fronti per dare una cultura che non sia lontana dalla gente e offra possibilità di svago ma anche di elevarsi. In questo caso, attraverso un’esperienza estetica in senso filosofico, cioè di bellezza, si vuole costruire il pubblico di domani con un percorso di formazione e iniziazione all’opera».

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