
BUSTO ARSIZIO – Ingresso a scuola a fasce orarie per gli alunni, alternanza tra lezioni in presenza e a distanza, assenza dei servizi di prescuola e post-scuola. La ripartenza delle scuole dopo i mesi di lockdown è caratterizzata da grandi novità, e non solo per i nuovi banchi. Vissute dai genitori tra incertezze e perplessità, a partire dagli orari scaglionati per evitare gli assembramenti, che costringeranno le famiglie a riorganizzare anche le attività extrascolastiche dei loro ragazzi. Alternative non ce ne sono: gli istituti si sono organizzati al meglio per poter garantire in primis a tutti gli alunni la regolare ripresa delle lezioni. E i dirigenti scolastici invitano a cogliere il momento della ripresa come una sfida. «Scandito dal ritmo delle 3R – sintetizza la preside del liceo classico Crespi Cristina Boracchi – Responsabilità, Rispetto delle regole e Rispetto delle persone».
Gli autobus e i servizi scolastici
Il concessionario del trasporto pubblico di Busto, Stie, ha già pubblicato il nuovo orario sperimentale Covid, che sarà in vigore da lunedì 14 settembre, rivedendo gli orari dei collegamenti urbani ed extraurbani proprio in funzione delle nuove esigenze degli istituti scolastici superiori del territorio. Un’altra delle maggiori preoccupazioni per le famiglie è legata poi all’assenza dei servizi di prescuola e post-scuola negli istituti comprensivi: il personale che seguiva questi servizi è stato messo a disposizione dei dirigenti scolastici per garantire la copertura in presenza del tempo scuola. Ma è tutto un “work in progress”: come ammette l’assessore all’educazione Gigi Farioli, le reali criticità «si verificheranno solo sul campo», alla prova dei fatti.
Scuole elementari e medie
I dirigenti scolastici degli istituti comprensivi (tra l’altro, a Busto, in tre casi su sette il 1° settembre le figure di vertice sono cambiate, nel pieno della sfida organizzativa del post-Covid) hanno emanato un comunicato congiunto per annunciare che le scuole effettueranno «orario antimeridiano fino al 25 settembre», mentre «l’orario definitivo andrà in vigore a decorrere dal 28 settembre, salvo impedimenti organizzativi». L’impegno degli istituti è quello di «garantire il maggior tempo scuola possibile sulla base degli spazi e delle risorse di organico disponibili al proprio interno». Tra le novità obbligate, «ingressi e uscite degli alunni scaglionati per evitare assembramenti sia all’interno che all’esterno degli edifici», con le aree circostanti «chiuse al traffico per il tempo necessario all’afflusso/deflusso dell’utenza».
Scuole superiori
Negli istituti superiori gli orari tradizionali sono stati ampiamente rivisitati per poter assicurare il distanziamento nelle classi: ci saranno fasce orarie scaglionate per l’ingresso a scuola, rimodulazione degli orari con un mix tra attività in presenza e a distanza, limitazioni agli spostamenti all’interno degli istituti (ad esempio per evitare assembramenti nei bagni e alle vending machines) e alla fruizione dei servizi di ristorazione (in alcuni istituti si utilizzeranno delle App per ordinare panini e bibite). Ma per gli istituti è una sfida da cogliere: all’ITE Tosi, dove lunedì 7 settembre sono già iniziate le lezioni del percorso internazionale quadriennale e le attività di accoglienza delle classi prime, sono stati accolti con un caloroso “Ci siete mancati”. Perché «la scuola è ritornata a rianimarsi con la presenza dei nostri studenti, con le loro voci, i loro sguardi, ma soprattutto con loro voglia di stare di nuovo insieme, di vivere la quotidianità e di essere comunità».