L’ampliamento di Malpensa? «Come asfaltare Parco Sempione di Milano»

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MALPENSA – Per spiegare l’ampliamento di Malpensa contenuto nel Masterplan 2035, Jimmy Pasin – rappresentante della Rcm (Rete comitati Malpensa) – usa un’immagine emblematica: «E’come asfaltare Parco Sempione a Milano».

Il doppio volto del Pd

L’elaborato grafico preparato da Pasin lo ha inviato a Carlo Monguzzi, consigliere comunale del Pd a Milano, ricordandogli che le battaglie ambientaliste del centrosinistra meneghino in città stridono con le scelte contenute nel Masterplan di Sea, società di cui il Comune di Milano è azionista di maggioranza. Dice Pasin: «Mi piacerebbe che i milanesi, che sono proprietari della maggioranza di Sea, società che gestisce l’aeroporto di Malpensa, chiedessero all’Amministratore delegato della loro società, di ritirare il progetto che prevede l’occupazione di 900mila mq di superficie a verde, una preziosa brughiera con la presenza di molti alberi. Mettere molti alberi nella città di Milano per poi toglierli a soli 40 chilometri di distanza, non mi pare una scelta felice».

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La call con il ministero

Pasin era tra i partecipanti della conference call organizzata questa mattina, 9 settembre, dal deputato varesino del M5S Niccolò Invidia, tra il Ministero dell’Ambiente e gli interlocutori del territorio attorno a Malpensa. In collegamento diversi amministratori, comitati e rappresentanti del territorio, in un confronto sull’aeroporto di Malpensa e il Masterplan. Il 5 settembre si sono conclusi i termini di presentazione delle osservazioni sull’impatto ambientale del Masterplan 2035 e i rappresentanti delle realtà locali, oltre a lamentare una scadenza troppo breve per la presentazione del documento, hanno manifestato preoccupazione per le conseguenze ambientali del nuovo piano di espansione, che, commenta Invidia, «raddoppierebbe le funzionalità dell’aeroporto e che solo 10 anni prima era stato sommerso da osservazioni negative da parte dei territori lombardi e piemontesi, degli Enti, delle Associazioni e i privati cittadini ad eccezione di Regione Lombardia».

Possibile proroga

«E’ stato sicuramente un momento importante – prosegue il portavoce del M5S – soprattutto a seguito della tensione delle scorse settimane che ha permesso di dar voce ai rappresentanti dei territori interessati dal progetto del Masterplan 2035 di avere congrue risposte dal Ministero sull’iter che verrà utilizzato per la proroga e per la VIA. E’ doveroso valutare con opportuna dovizia tutti gli aspetti, ora attendiamo una risposta dal Ministero». Tra gli aspetti emersi c’è il fatto che gli enti piemontesi non sono stati convocati come soggetti interessati a presentare le osservazioni. Se questo venisse considerato come un errore, sarebbe necessario riaprire i termini, concedendo ulteriori 60 giorni dalla ripubblicazione dei documenti. Naturalmente si tratta soltanto di una ipotesi, uno dei tanti quesiti sottoposti oggi al ministero e in attesa di una risposta.

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