Palaghiaccio di Busto: si fa vivo il privato. Sull’ex Mizar si deve esprimere il Comune

centro commerciale palaginnastica

BUSTO ARSIZIO – Palaghiaccio e nuova pista del ghiaccio: il privato intenzionato a intervenire è tornato a farsi sentire. Proprio nei giorni scorsi ha avuto un primo incontro con il sindaco Emanuele Antonelli. Non solo. Sempre in quella zona c’è anche grande attenzione per l’intervento nell’ex Mizar. Il progetto di recupero è da tempo in Comune e gli operatori stanno attendendo la risposta della conferenza dei servizi per capire se il piano presentato può partire.
C’è movimento a Beata Giuliana, il quartiere che da qui ai prossimi mesi potrebbe diventare protagonista di una serie di importanti interventi urbanistici che, di fatto, riqualificheranno due aree da anni ferme e dove il degrado inizia ad avanzare.

Palaghiaccio e nuova pista del ghiaccio

L’uscita dei giorni scorsi del sindaco Emanuele Antonelli sulla questione non era certo un appello. Tanto che il primo cittadino ha detto chiaramente che il Comune avrebbe comunque sistemato la stagnante situazione dell’attuale incompiuto palaghiaccio. Le sue parole però hanno dato un segnale. Colto con prontezza dall’investitore privato che ha subito ripreso i contatti con l’amministrazione dopo mesi di silenzio e, durante un incontro, l’imprenditore ha confermato tutte le sue intenzioni a intervenire per realizzare un nuovo (anche se più piccolo) palazzetto per il ghiacchio, sistemare l’attuale incompiuta trasformandola in un polo sportivo multifunzionale e costruire un comparto dove troveranno spazio un bar, un ristorante, degli ambulatori per medici e un grande negozio. Insomma l’idea originale del Comune di realizzare quello che assomiglierà a un campus sportivo, con anche il supporto del privato, torna in auge.

Busto avrà un multisala

L’altra area che a breve potrebbe cambiare completamente volto è quella dell’ex Mizar. Una superficie di 70 mila metri quadrati, di cui 38 mila occupati da immobili e nella quale, senza aggiungere un metro cubo di volumetrie, anzi riducendole, potrebbe dare a Busto un cinema multisala. Ma non solo.

L’idea progettuale, che se realizzata porterebbe (secondo le stime) almeno 150 posti di lavoro, prevede, infatti, anche spazi commerciali destinati a ospitare differenti operatori, un ristorante, un’area produttiva per la quale si è già dimostrata interessata una multinazionale tedesca e spazi per una farmacia operativa 24 ore su 24, oltre che piccole realtà che operano e fanno ricerca nel biotech. Tanta roba. Ma anche tanti metri cubi in meno rispetto all’attuale. Già, perché il progetto degli operatori prevede l’abbattimento di buona parte degli immobili esistenti per fare spazio a parcheggi. Si parla di oltre mille posti auto a servizio anche della zona, aree verde e soprattutto opere viabilistiche (nello specifico la prosecuzione di una strada oggi interrotta, utile a portare l’ingresso sul retro dell’intero comparto, evitando così le uscite e le entrate a raso del Sempione.

Secondo le prime indiscrezioni progettuali a “mangiare” più metri cubi sarà il multisala che occuperà una superficie di quasi 9 mila metri quadrati. Molto più piccola l’area commerciale che non dovrebbe superare i 4 mila metri quadrati e che, per dare un’idea, sarà la metà di quella che occupa un normale superstore. Gli spazi dedicati a ricerca e attività di biotech saranno circa 2 mila metri quadrati, mentre per la zona produttiva si parla di 4 mila metri. Fatte le somme si arriva a poco meno di 20 mila metri. Ed è quanto rimarrà in piedi dell’ex Mizar che, a metà del primo decennio del Duemila chiuse i battenti lasciando a casa 250 dipendenti.

Non solo, tra le opere che l’investitore ha previsto di realizzare, anche a servizio della viabilità, c’è anche una rotonda, che diventerebbe così la terza, in direzione Gallarate, dopo quella dell’ospedale e del palaghiaccio. Il nuovo rondò servirebbe come valvola fluidificante del traffico in uscita dalle tante aziende che si affacciano sulla statale, consentendo inversioni di marcia più sicure.

Pro e contro: Beata si divide

A sintetizzare il pensiero dei residenti di Beata Giuliana, che sugli interventi di cui si parla da tempo hanno opinioni contrastanti è Alex Gorletta, rappresentante del quartiere. «Abbiamo sentito parlare del progetto di recupero dell’ex Mizar. E se da un lato quell’intervento significa riqualificazione di un’area vuota da tempo, dall’altro c’è un po’ di preoccupazione per la situazione viabilistica. Per quanto riguarda invece l’apertura di nuovi spazi commerciali, invece, non credo che vadano a peggiorare la situazione più di quanto lo è già. Forse il problema vero sarà la concorrenza. Ma non è un aspetto che ci riguarda».

Qualche dubbio in più invece lo desta l’intervento sull’area del palaghiaccio: «Bene il recupero di quanto è fermo da tempo e l’arrivo del palaginnastica. Sul resto invece sarebbe meglio lasciare libere le aree e metterle a disposizioni del privato evitando così di rubare ulteriori spazi verdi a Beata Giuliana».

palaghiaccio busto mizar – MALPENSA24