Rosita Missoni premiata con i Due Galli: «Gallarate è la nostra culla»

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GALLARATE – A chi tiene alto il nome di Gallarate, svolgendo «una importante funzione civile e sociale: la città è attenta ai propri cittadini che lavorano per la crescita comune». Si è tenuta oggi 12 gennaio, nell’atrio di Palazzo Borghi, la cerimonia di consegna del premio “Due Galli”, la massima benemerenza cittadina per chi tiene alto il nome della città. Qui e nel mondo.

Al valore e all’impegno

I riconoscimenti, anticipati già dal sindaco Andrea Cassani sui suoi profili social, sono stati consegnati alla presenza di tutta la giunta insieme al Questore di Varese Giovanni Pepè e il commissario capo della Polizia di Stato Luigi Marsico. E ad essere premiato è stato il valore, nelle sue più diverse forme e declinazioni. In primis quello di Davide Spinelli, per il suo sacrificio in ambito sportivo, campione italiano per due volte nel ParaTaekwondo (categoria k44 oltre i 75 chilogrammi): «Prima che un campione nazionale, un gallaratese di cui andar fieri», ha commentato il sindaco. Mentre l’atleta ha svelato che tra poco, a febbraio, ripartirà con la nazionale per i mondiali della disciplina «in cui rappresenterò certo l’Italia, ma soprattutto la mia Gallarate».
Il coraggio, l’audacia, l’esempio da seguire quello di Matteo Rigamonti, il poliziotto che la scorsa estate, in Sardegna, ha rischiato la propria vita per salvare quella di cinque ragazzi che stavano annegando in mare: «grandi doti che non si imparano, né si studiano» ha aggiunto ancora Cassani.
E infine la storia, le radici piantate a Gallarate e dirette verso il mondo: maestria e lustro della famiglia Missoni, firma dell’alta moda ma che è partita da un piccolo laboratorio al numero 10 di via Vespucci a Gallarate, ormai 65 anni fa: «Gallarate rimarrà sempre la nostra culla, le nostre radici le abbiamo messe qui», ha commentato, orgogliosa per l’onorificenza ricevuta, Rosita Missoni.

Menzioni speciali

Oltre ai “Due Galli”, sono state consegnate le pergamene di menzione a cittadini impegnati in diversi campi: all’associazione “Collana Galerate” per meriti in ambito culturale; all’impresa Gasparoli per meriti in campo imprenditoriale; a Michele Orrù e ai suoi Galletti di Gallarate, eccellenza in campo gastronomico con cui si tramandano sapori e tradizioni gallaratesi; ad Helena Janeczek, premio Strega 2018; a Isabella Rossi alla memoria (perno e anima della Contrada del brodo); alla Gioielleria Zaro nel 60° anniversario dell’attività; a padre Roberto Busa alla memoria (per meriti in campo culturale).

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