Il futuro della Pallacanestro Varese passa dall’Australia

Pallacanestro Varese Scola Australia

VARESE – Missione compiuta. Il viaggio di Luis Scola in Australia, secondo indiscrezioni giornalistiche, avrebbe centrato l’obiettivo. Quello cioè di trovare investitori pronti a scommettere sul futuro della Pallacanestro Varese. Investitori o meglio un investitore. Ross Pelligra, imprenditore italo-australiano già noto per aver manifestato ai microfoni di Sky Sport in italiano fluente l’intenzione di acquistare il Catania calcio (d’altra parte la sua famiglia era proprio partita dalla Sicilia per andare in Australia). Pelligra entrerebbe subito nella governance biancorossa acquisendo il 45% delle quote societarie. In cambio, come anticipato da Varese Noi, ci sarebbe la gestione del palasport Lino Oldrini e, forse, anche dello stadio Franco Ossola. In buona sostanza il gruppo Pelligra, oltre a soldi freschi per la Pallacanestro Varese, ristrutturerebbe l’intero comparto sportivo di Masnago avendone in cambio la gestione degli impianti. Ora sarà l’amministrazione comunale di Varese a dover dare le garanzie. Naturalmente anche il cda biancorosso dovrà dare l’ok ad una operazione che cambierebbe gli equilibri interni alla Pallacanestro Varese. Il tempo stringe. Sullo sfondo più propriamente sportivo c’è un allenatore da scegliere, una squadra da allestire, un accordo con la Robur et Fides da chiudere, eccetera eccetera. Mica bazzecole. Il Pelligra Group gestirebbe in cambio la Enerxenia Arena (che nel frattempo non si chiamerà più così, a prescindere dall’operazione, ma per scelta dello sponsor), che troverebbe i fondi per il completamente della propria ristrutturazione dopo il pasticciaccio brutto di Gianni Petrucci sui fondi PNRR (fermi restando i 2 milioni di euro già stanziati da Regione Lombardia per la parte ristorante e museo).

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