Il Panperduto di Somma candidato come Patrimonio dell’Unesco

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SOMMA LOMBARDO – Il Panperduto sito da inserire nella lista dei patrimoni dell’umanità. Come i Sassi di Matera, le Cinque Terre, la Piazza dei miracoli di Pisa. Non è una provocazione ma un obiettivo che consacrerebbe il percorso di rilancio turistico della diga sommese, capolavoro idraulico che porta la firma di Eugenio Villoresi, incastonato in una delle più incantevoli anse di tutto il fiume Ticino. Se così fosse, la diga andrebbe ad aggiungersi ai quattro siti Unesco della provincia di Varese, che sono: il Sacro Monte, il villaggio palafitticolo preistorico dell’isolino Virginia sul lago di Varese, il villaggio longobardo di Castelseprio e il monte San Giorgio di Besano. Di recente la diga è entrata nel Patrimonio Mondiale delle Strutture di Irrigazione. Ora è prossima candidata – insieme ad altre opere di bonifica lombarde – a Patrimonio dell’Unesco.

Le opere da inserire nella lista Unesco

L’idea è inserita nel progetto “La Civiltà dell’acqua in Lombardia” che Regione Lombardia, assieme ai Consorzi di bonifica e di irrigazione, oltre a quelli di regolazione dei laghi, ha deciso di promuovere affinché una serie significativa, per importanza e pregio, di opere idrauliche e irrigue disseminate sul territorio lombardo possano quanto prima essere inserite nella lista del “Patrimonio mondiale, naturale e culturale dell’umanità” dell’Unesco. In cima alla lista c’è naturalmente la diga di Somma Lombardo, sito per cui Alessadro Folli, presidente di Urbim Lombardia e del Consorzio Est Ticino Villoresi, non ha mai nascosto il proprio debole. «Queste opere idrauliche – ha detto Folli – sono una vitale manifestazione dell’importante azione umana per salvaguardare il territorio. Ma rappresentano anche storiche tracce, sparse su tutto il territorio regionale, di impianti e siti pregevoli che vanno tutelati al pari di monumenti, chiese, castelli e palazzi». E ha aggiunto: «Tra gli impianti selezionati per il progetto va segnalato il Panperduto di Somma Lombardo e l’intero sistema dei Navigli milanesi, da noi gestiti, esempi di storiche opere idrauliche che appartengono, connotandoli, ai nostri territori».

Il Panperduto: bene irrinunciabile

“Un’impresa impossibile”, dissero a Folli, quando gli diedero l’ingrato compito di salvare il Panperduto. Oggi la diga sommese rappresenta una delle più belle e positive eredità di Expo, esempio tangibile di come le risorse pubbliche abbiano messo in sicurezza e riqualificato la diga sommese, opera di importanza vitale non soltanto per l’agricoltura di mezza Lombardia, ma luogo dal fascino unico capace anche di generare economia (ed energia attraverso la nuova centrale elettrica), garantire posti di lavori, attrarre persino turisti. Di recente dopo un breve di chiusura ha riaperto il bar caffetteria, trasformato in un elegante bistrot da Alberto Zantomio.

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