Papà Orazio Tallarida ricorda Cristian: «Voleva girare il mondo. Io così orgoglioso di lui»

BUSTO ARSIZIO – «Ci avevi detto che volevi girare il mondo, stavolta hai preso un biglietto di non ritorno». Il dolore inconsolabile di un papà, Orazio Tallarida, per suo figlio Cristian, 26 anni, volato via per l’ennesimo viaggio, dal quale non tornerà, dopo che un terribile incidente sull’autostrada A4 lo ha portato via per sempre alla sua famiglia. Lo ricorda così papà Orazio, consigliere comunale di Forza Italia a Busto Arsizio, al termine di una giornata in cui nella casa di via Novara a Borsano c’è stata un’autentica processione di amici e conoscenti venuti a portare un abbraccio di conforto a lui e alla famiglia di Cristian, la mamma Silvia e il fratello maggiore Samuele, 30 anni. «Ero così orgoglioso di lui» ha ripetuto a tutti Orazio. In attesa di conoscere la data del funerale, questa sera, 3 ottobre, si terrà un Rosario alle 18 nella chiesa di Santa Croce in piazza don Angelo Volontè, nella parrocchia dove Cristian era di casa.

Il post per Cristian

«Ci avevi detto che volevi girare il mondo, scherzavi con noi dicendoci “vado via per parecchio tempo”, noi a dirti Cristian non ti sembra che hai girato il mondo? – il ricordo di papà Orazio Tallarida in un post su Facebook questa mattina, domenica 3 ottobre – noi viviamo dei tuoi viaggi, mi dicevi “papà devo andare in Australia mi manca soltanto quella da visitare”, questa mattina (ieri, ndr) mi comunicavano che avevi preso un biglietto di non ritorno, questa volta l’hai fatto per davvero, io la mamma e tuo fratello aspettiamo le foto».

La passione per i viaggi

Viaggiare era la passione di Cristian. Fin dai tempi dell’università, dove aveva trascorso periodi di studio in Spagna, in Svezia e negli Stati Uniti, e poi ancora dopo la laurea, sia per lavoro che per svago. Con gli amici faceva quasi a gara a chi avesse toccato più mete sul mappamondo. Infatti al suo attuale lavoro come concierge nel prestigioso Grand Hotel Tremezzo sul lago di Como, alternava quello di guida turistica per We Road, tour operator che organizza viaggi di gruppo in tutto il mondo. La prossima tappa sarebbe stata l’Islanda, a metà ottobre. Il destino ha voluto che non potesse più partire. Quel terribile incidente che lo ha lasciato sull’asfalto dell’autostrada A4 ha spezzato i sogni di questo giovane così gentile ed educato che era l’orgoglio della famiglia. «Un ultimo gesto di generosità» lo ha definito, commosso, papà Orazio, quando ha scoperto che Cristian si era diretto verso la casa di un’amica per riportarle il documento d’identità che  aveva dimenticato dopo una serata in compagnia. «Parlava quattro lingue, era bravo nel suo lavoro» ricordava il padre ai tanti che ieri dopo la tragedia si sono presentati nella loro casa di via Novara per un abbraccio di conforto.

La notizia all’improvviso

È lì che ieri mattina, 2 ottobre, la vita della famiglia Tallarida è cambiata per sempre. Quando alle 8.15 del mattino è suonato il campanello e hanno visto un’auto dei carabinieri fuori da casa. «Non mi faranno mica la multa per l’ape…» il primo pensiero di Orazio, che la sera prima al ritorno dalla chiusura della campagna elettorale aveva lasciato la sua ormai celebre Ape car con i manifesti per le elezioni parcheggiata davanti al cancello. Invece i militari portano una notizia che è come una coltellata al cuore per lui, Silvia e Samuele. «Non può essere successo» ripeterà a se stesso e agli altri per tutta la giornata il papà ancora incredulo.

Per Cristian Tallarida uno striscione della curva Inter. Borsanese col lutto al braccio

busto arsizio orazio tallarida cristian – MALPENSA24