TOKYO – Alle Paralimpiadi l’Italia di Tokyo supera l’Italia di Rio e stabilisce il nuovo record. In un’altra giornata straordinaria, gli azzurri salgono a quota 43 medaglie (a Rio chiusero a 39) grazie ad alcune imprese memorabili. Quella dell’immortale Francesca Porcellato, che, a quasi 51 anni, vince una medaglia d’argento nel ciclismo. E poi i “soliti” atleti della Polha Varese. Giulia Terzi (nella foto principale), dopo la medaglia d’argento, domina i 100 stile libero S7, mentre il magentino Alberto Amodeo è sorprendentemente secondo nei 400 metri S8. Ma oramai questa Italia non sorprende più.
Francesca Porcellato: medaglia d’argento nel ciclismo
Francesca Porcellato si conferma, a quasi 51 anni, atleta di riferimento del movimento paralimpico e vince una medaglia d’argento nel ciclismo (H1-3). Ecco le parole della “rossa volante” di Castelfranco Veneto. “Questo argento vale oro: all’undicesima Paralimpiade, a quasi 51 anni, che compirò il giorno della cerimonia di chiusura, non è poco. Ho iniziato a Seul 1988, è cambiato un secolo e sono ancora qui”.
Giulia Terzi: medaglia d’oro nei 100 stile libero
Giulia Terzi disputa una gara straordinaria e vince per dispersione i 100 stile libero S7. La bergamasca allunga progressivamente e chiude solitaria con il nuovo record paralimpico di 1’09”21, mettendosi alle spalle la statunitense McKenzie Coan (1’10”22), l’ucraina Yelyzaveta Mersheko e la cinese Yuayan Jiang (entrambe con il tempo di 1’11”07). Per lei è la quarta medaglia di questi Giochi dopo l’argento nella staffetta mista 4×50, l’argento dei 400 stile libero e l’oro nella staffetta 4×100 stile libero.
Alberto Amodeo: medaglia d’argento nei 400 stile libero
Alberto Amodeo è secondo nei 400 metri stile libero S8. Il nuotatore di Magenta nuota in 4’25”93 (nuovo primato personale), battuto al rush finale soltanto dal russo Andrei Nikolaev per 77 centesimi: ha dipinto di una gara favolosa, gestita bene nella prima parte e poi “esplosa” nella seconda, dopo ha pian piano recuperato posizioni e tempo agli avversari. Una soddisfazione incredibile, perché nei pronostici della vigilia Amodeo non era stato accreditato per una medaglia.
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