Dal deserto all’era glaciale: ai Giardini Estensi le scoperte di Varese Archeofilm

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VARESE – Torna nella Città Giardino, dal 2 al 5 settembre, “Varese ArcheoFilm”, la rassegna internazionale del film di archeologia, arte, ambiente, etnologia, organizzata dell’associazione Conoscere Varese in collaborazione con il Comune, Museo Castiglioni e Firenze ArcheoFilm. «Il festival, giunto alla sua quarta edizione, prenderà regolarmente il via nonostante i perduranti problemi legati all’emergenza sanitaria», ha annunciato Marco Castiglioni, direttore del museo e organizzatore dell’evento. «Grazie allo sforzo dell’amministrazione comunale anche quest’anno sarà possibile assistere, in tutta sicurezza, alla proiezione di una selezione di documentari che rappresentano il meglio della produzione mondiale delle ultime stagioni».

Come prenotare e votare i filmati

I posti a disposizione per gli spettatori nella “tendo struttura” dei Giardini Estensi saranno come sempre gratuiti, ma ridotti rispetto la capienza massima al fine di garantire la sicurezza del pubblico. La prenotazione è obbligatoria ed è effettuabile tramite il modulo, già sperimentato con successo durante l’edizione 2020, presente sul sito del Museo Castiglioni: è sufficiente compilare con pochi dati il format pubblicato sulla home page e si riceverà in automatico un’e-mail, con la conferma che il posto è stato riservato, da stampare e da mostrare all’entrata. Saranno comunque disponibili fino a esaurimento alcuni posti per chi non abbia avuto la possibilità di effettuare la prenotazione; per accedere alle proiezioni sarà necessario essere muniti di “Green Pass”.

Come per la scorsa edizione, le norme anti Covid-19 hanno imposto di trovare anche un sistema alternativo alle schede cartacee per permettere al pubblico di esprimere la propria preferenza ai filmati e assegnare il premio della giuria popolare. Sarà quindi possibile assegnare il voto per via telematica collegandosi al sito del Museo Castiglioni tramite pc o smartphone dalla sera stessa della proiezione fino alle 17 del giorno successivo. La giuria tecnica composta da Angelo Castiglioni, Matteo Inzaghi, Diego Pisati e Giulio Rossini assegnerà il premio “Alfredo Castiglioni” dedicato alla memoria dell’etnologo e archeologo scomparso nel 2016.

Anche quest’anno la formula non cambierà: le prime tre serate vedranno la proiezione di due filmati provenienti da tutto il mondo, tradotti e doppiati in italiano, con la presenza di prestigiosi ospiti che commenteranno e approfondiranno le tematiche trattate. Gli appuntamenti verranno presentati da Castiglioni, presidente dell’associazione Conoscere Varese, assieme a Dario Di Blasi, direttore artistico della rassegna e a Giulia Pruneti, giornalista di ArcheologiaViva. Varese ArcheoFilm gode del contributo della Fondazione Cariplo e del Comune di Varese, del patrocinio dell’Università dell’Insubria, nonché della consulenza scientifica del Ce.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale) e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

I libri custoditi dalle antiche città della Mauritania

Nel corso della serata di giovedì 2 settembre verranno proiettati due documentari. Il primo, “Libri di sabbia” del varesino Maurizio Fantoni Minnella, scrittore, saggista, critico cinematografico, pubblicista e fotografo, permetterà agli spettatori di scoprire Chinguetti e Ouadane, due delle quattro antiche città carovaniere del deserto della Mauritania. Si tratta di luoghi riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità, in cui vengono conservati gelosamente antichi volumi e manoscritti che testimoniano l’elevato grado di civiltà raggiunto durante i secoli dalla cultura sahariana. Il film ne ripercorre la suggestiva e misteriosa bellezza attraverso il racconto che di essa fanno i bibliotecari, custodi di un patrimonio inestimabile e raro; seguirà l’incontro/intervista con il regista del filmato.

Chiuderà l’incontro “L’Era glaciale. Ritorno al futuro”, che permetterà di scoprire l’esperimento climatico, unico nel suo genere, condotto dallo scienziato russo Sergei Zimov, uno dei massimi esperti al mondo dello studio del permafrost, dal cui risultato dipende il futuro della specie umana.

Dalle mummie dell’Egitto alle linee di Nazca

Il programma di venerdì 3 settembre prevede “70 milioni di mummie animali: il segreto oscuro dell’Egitto” e “Gli ultimi segreti di Nazca”. Il primo filmato racconta, grazie alla moderna tecnologia medica applicata alle mummie animali egizie dei musei di tutto il mondo, quello che gli esperti stanno scoprendo sullo strano ruolo degli animali nelle credenze degli antichi egizi e sul perché ne mummificarono milioni e milioni. Seguirà un approfondimento con l’egittologa Donatella Avanzo.

Il secondo filmato in concorso mostra il lavoro che un team di archeologi di tutto il mondo a Nazca, tra cui l’italiano Giuseppe Orefici (direttore del Centro de Estudio Arquelogicos Precolombinos a Nazca e del Proyecto Nasca), sta compiendo per svelare i segreti di uno dei siti archeologici più indecifrabili al mondo. Le loro ultime campagne di scavo hanno portato alla luce nuove mummie, tessuti favolosi, ceramiche e misteriosi teschi allungati. In quest’opera cinematografica molte ipotesi sono state raffinate e sono diventate più plausibili e convincenti.

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Le montagne dell’Himalaya e il mare dell’antica Roma

L’apertura di sabato 5 sarà affidata a “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno, figlio di Mike, nel quale il giovane regista racconta il Ladakh, una regione dell’India in profonda trasformazione che sta affrontando un percorso di rigenerazione culturale costantemente in bilico tra il richiamo di una tradizione arcana e uno sviluppo rampante, che mette a rischio l’ambiente e snatura i suoi abitanti. Le spettacolari riprese delle montagne dell’Himalaya e la capacità di Bongiorno di unire l’anima etnica, storica, paesaggistica e ambientale di questi luoghi ha consentito all’opera di conquistare il premio Muse Videonatura nell’ambito del Trento Film Festival. Ospite della serata sarà Bongiorno, che racconterà il “dietro alle quinte” della sua opera.

Chiuderà la serata “Mare Nostrum: storie dal mare di Roma” un docufilm dedicato al commercio trans-marino verso Roma all’inizio del II secolo d.C., durante l’impero di Traiano in cui tre personaggi, un armatore, un capitano di naviglio fluviale (navis caducaria) e un addetto del Corpus dei Mensores di Ostia, discutono di un carico di frumento e di altre merci che deve raggiungere Roma attraverso il Tevere.

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Le premiazioni e le proiezioni fuori concorso

Come di consueto nella giornata finale, domenica 5, ai documentari vincitori verranno conferiti il premio “Città di Varese” e il premio “Alfredo Castiglioni”, decisi rispettivamente dalla giuria popolare e dalla giuria tecnica. Le proiezioni, fuori concorso, saranno dedicate alla retrospettiva sul lavoro di Angelo e Alfredo Castiglioni.

In programma “L’Eldorado dei faraoni”, che svela da dove proveniva l’immensa quantità d’oro che, per secoli, rese enorme il potere dei sovrani dell’Egitto. Un viaggio alla ricerca delle antiche miniere della Nubia e delle rovine della mitica Berenice Pancrisia, scoperta dai fratelli Castiglioni il 12 febbraio del 1989, la città “tutta d’oro” descritta da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, centro vitale di una regione così ricca di prezioso metallo da essere considerata per secoli l’Eldorado dei Faraoni. Interverranno Angelo Castiglioni, archeologo, antropologo, cineasta e Serena Massa, archeologa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttrice scientifica della missione a Adulis.

Chiuderà la rassegna “Pagine di preistoria” realizzato col materiale girato nel 1974 dai fratelli Castiglioni presso gli indios Mahekototeri del gruppo Yanoama, raggiunti navigando con un “bonghito”, una piccola imbarcazione, l’alto Rio Orinoco in Venezuela. I due varesini restarono con i Mahekototeri a lungo scoprendo, giorno dopo giorno, le incredibili pagine della loro vita in un soggiorno che non fu né facile né senza pericoli; anche le difficili condizioni ambientali crearono un’infinità di problemi ai due ricercatori e al delicato materiale cinematografico. Riuscirono tuttavia a raccogliere immagini di straordinarie situazioni, alcune fino ad allora mai documentate: la caccia in foresta, l’inalazione della polvere allucinogena, l’endocannibalismo, la consumazione della polvere delle ossa dei defunti, le controversie sociali risolte a colpi di bastone.

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