Pasti in ospedale ed emergenza Covid, la Liuc analizza l’efficienza della logistica

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CASTELLANZA – Tecniche mutuate dalla produzione automobilistica e modelli di logistica efficiente come quelli adottati dal settore della grande distribuzione: è quanto serve anche nell’ambito della ristorazione ospedaliera, a maggior ragione a seguito degli attuali picchi di ospedalizzazione. Lo ha rivelato ieri, mercoledì 8 aprile, uno studio dei ricercatori della Liuc Business School che ha messo in evidenza l’utilizzo di robot, cioè navette automatiche che prelevano i pasti dai pallet dei Tir e li portano direttamente nei reparti; già avviene, ad esempio, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il trasporto nell’ultimo miglio

L’emergenza sanitaria in corso ha reso ancora più evidente il ruolo fondamentale della logistica, soprattutto in situazioni di crisi, sebbene essa sia, per definizione, una funzione a supporto delle attività produttive. E proprio da questo comparto il settore della ristorazione ospedaliera prende esempio per svolgere al meglio la propria attività. Come? Puntando al minimo spreco nella fase della preparazione dei pasti e alla maggior velocità e quantità di volumi nel trasporto, in ragione dei picchi di ospedalizzazioni.
«Il riferimento è ai modelli lean dell’automotive e a quelli logistici della grande distribuzione organizzata con soluzioni votate alla massima efficienza», ha spiegato Fabrizio Dallari, direttore del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management della Liuc Business School. «Così, per esempio, il trasporto nell’ultimo miglio è affidato a grossi automezzi come i tir, non più svolto da furgoni di piccole o medie dimensioni, e la consegna dei pasti arriva direttamente nei reparti attraverso delle navette automatiche che prelevano il carico dal pallet e lo portano dritto in corsia».

Come ottimizzare il servizio

Come ha sottolineato Elisabetta Garagiola del Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale della Liuc Business School,«alcune leve per ottimizzare il servizio da un punto di vista logistico sono l’introduzione di automazione nei processi di produzione e distribuzione dei pasti, nuove tecnologie più performanti per diminuire i tempi di produzione e la migliore saturazione dei carrelli termorefrigerati per la distribuzione interna all’ospedale. Ma anche una migliore saturazione dei mezzi di trasporto dai centri cottura agli ospedali, il bilanciamento dei trasporti in andata (con i pasti) e ritorno dall’ospedale (con le stoviglie sporche e i carrelli da sanificare) unitamente all’ottimizzazione dei percorsi, oppure ancora una revisione delle logiche di riordino dai fornitori (con modalità free pass)».

Dalle reti distributive alla gestione delle scorte

Da tempo la Liuc Business School, attraverso il Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management, studia i processi di gestione della catena logistica a tutto tondo: dalle reti distributive ai sistemi di trasporto, dal demand planning alla gestione delle scorte, focalizzandosi su diversi settori industriali. A fianco della profonda attività di ricerca su alcune delle filiere più complesse come quella del largo consumo alimentare e quella farmaceutica, più che mai essenziali di questi tempi, i ricercatori della Liuc Business School, a inizio 2020, hanno intrapreso una nuova sfida: lo studio e l’ottimizzazione dei modelli di supply chain e logistica della ristorazione ospedaliera. Una filiera complessa, nella maggioranza degli ospedali italiani affidata, tramite appalti, ad aziende specializzate nella fornitura di servizi a elevato valore aggiunto.

I viveri aerotrasportati in tempo di guerra

«Analogamente agli approvvigionamenti di viveri aerotrasportati in tempo di guerra, in questi giorni nelle trincee negli ospedali in cui si combatte contro il coronavirus è più che mai essenziale approvvigionare in modo efficiente, rapido e sicuro i nostri nuovi eroi: medici, infermieri, personale ausiliario e naturalmente i pazienti ricoverati», ha ricordato Dallari. Il Centro ha studiato e monitorato diverse aziende. «Tra le soluzioni innovative adottate da alcune, appartenenti alla ristorazione, c’è proprio l’utilizzo delle navette automatiche per trasportare i pasti preconfezionati dai pallet ai reparti ospedalieri, con un evidente risparmio di risorse, soprattutto umane, e di costi», ha aggiunto Garagiola ricordando il valore della figura dell’ingegnere gestionale in sanità: «Servono soluzioni ingegneristiche al miglioramento dei servizi sanitari e ospedalieri». Il percorso di laurea magistrale in Health Care System Management della Liuc, creato in partnership con l’ospedale San Raffaele di Milano, offre una formazione adeguata in tal senso.

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